"Io Amo La Lucania": I corsi di formazione sono illegali e truffaldini |
|
|
|
sabato 05 giugno 2010 |
"IO AMO LA LUCANIA": I CORSI DI FORMAZIONE
SONO ILLEGALI E TRUFFALDINI
La decisione da parte della neo giunta regionale di sospendere il bando che
avrebbe "collocato" mille giovani lucani per un anno all'interno degli enti pubblici
attraverso dei tirocini formativi, dà ragione al movimento politico "Io Amo la
Lucania" che da subito denunciò l'attivazione dei corsi di formazione come "illegali
e truffaldini".
"Siamo stati i primi - afferma il consigliere regionale Alfonso Ernesto
Navazio - a condannare l'uso illegittimo e strumentale dei corsi di formazione
che accreditano lo status di precariato a vita".
Nel giorno in cui era prevista l'iniziale scadenza del bando rivolto a
1.000 disoccupati e inoccupati lucani, poi prorogata al 30 aprile, arrivava
anche il "feroce" intervento del noto giuslavorista Pietro Ichino contro il
programma approvato dal consiglio regionale della Basilicata. Il senatore del
Pd aveva parlato chiaramente di «truffa,
abuso assistenzialistico e violazione della normativa comunitaria". Un attacco ancor più forte perchè proveniente da un
senatore del Pd ad una maggioranza di governo regionale dello stesso
schieramento, per di più a pochi giorni dal voto. Sulla questione, Ichino
chiedeva ai ministri Sacconi e Brunetta di intervenire "per impedire questo
nuovo evidente e grave abuso assistenzialistico dei contributi del Fondo
sociale europeo e questa altrettanto evidente violazione della disciplina
legislativa in materia di tirocini formativi - precisava il senatore del Pd - finalizzata
come l'esperienza calabrese insegna, all'aggiramento del principio
costituzionale dell'accesso ai pubblici uffici per concorso».
"Risulta chiaro - sottolinea Io Amo la Lucania - come il presidente De
Filippo abbia utilizzato il bando dei tirocini formativi, alla vigilia delle
scorse elezioni regionali, come mero strumento di condizionamento e ricatto
degli elettori, ingannando gli oltre 13.000 giovani lucani che hanno presentato
domanda riversando la loro disperazione nelle famigerate promesse pre-elettorali".
|