ANGLONA, 6 SETTEMBRE.
SPETTACOLO TEATRALE "LA LEGGENDA DI DONNA VERONICA"
Dopo il successo della
prima rappresentazione svoltasi nella piazza centrale di Tursi, lo scorso 13
agosto, verrà rappresentato il prossimo 6 settembre (con inizio alle ore
21,00), nell'ampio spazio antistante la
Basilica Minore di Anglona, dove sono in corso i festeggiamenti della SS.
Maria, lo spettacolo teatrale "La leggenda di Donna Veronica", messo in scena
dal laboratorio artistico Tribalarte, insieme ai due gruppi folk, "Anglona" e
"la Famiglia", e compreso nella rassegna "Anglona. Religione, cultura,
folklore", con la partecipazione di oltre 60 elementi.
La vicenda è ambientata tra
la fine del Medio-Evo e gli inizi del Rinascimento, ed il racconto polare si
alterna alle musiche del tempo per raccontare una storia, probabilmente
sedimentata e variata nel corso dei secoli nella memoria locale, forse
arricchita che è così possibile riassumere.
Un ricco possidente o forse
un "uomo illustre", dell'antica Anglona, probabilmente quando questa era ancora
una florida cittadina, prima che le bande della regina Giovanna la
distruggessero, uccide la sua unica figlia, Veronica, rea di essere fuggita per
amore con un giovane, probabilmente di basso rango sociale e, quindi, non degno
di lei, per seppellirla in un pozzo, coperta con tutti "i tesori" che le
sarebbero toccati.
Un tesoro che potrà, negli
anni successivi, essere preso soltanto da chi sposerà "una ragazza non-vergine"
e supererà, allo stesso tempo, per tre sere di seguito, gli ostacoli che
incontrerà, invocando "Esci, Donna
Veronica, che ti voglio per legittima sposa!".
Solo alla terza sera, la donna
farà sentire la sua voce: "Come devo uscire, a lingua di fuoco o con gli
intestini in mano?" ed all'uomo, bramoso di ricchezze ed amore non resterà che
rispondere: "Come vuoi tu!".
Trama semplice, essenziale,
per raccontare una delle tante leggende (o forse realmente storie minori) della
nostra Lucania/Basilicata, presenti in modo variabile in ogni comunità.
Sceneggiatura e regia sono
curate dall'artista tursitano Luigi Caldararo mentre le musiche ed i canti,
fondamentali in questo spettacolo, sono una elaborazione di Ernesto G.
Caldararo, Angelo Di Tommaso, Anna Di Scipio, Cristina Libonati, Ilenia
Stigliano. A realizzare i costumi, Angela Clemente, Vincenza Gentile, Filomena
Laragione e Maria Santamaria mentre la scenografia è curata da Antonio Farina.
Tribalarte è
un'associazione culturale che opera in ambito locale recuperando, rivisitando e
riproponendo, insieme ad altre associazioni, momenti ed aspetti del complesso patrimonio storico e linguistico
tursitano.
Anche in questo spettacolo,
rivivono leggende e credenze popolari attraverso voci che con la loro profonda
musicalità cantano e raccontano di
spiriti e di superstizioni, di innamoranti, di violenza e di sangue.
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