Antonio Canosa nuovo
segreterio regionale Uilposte Basilicata
Si
è svolto il 17 novembre scorso, presso l'istituto Principe di Piemonte di
Potenza, il XV congresso regionale della Uilposte di Basilicata. All'ordine del
giorno della massima assise dei lavoratori postali lucani, organizzati nella
Uil, c'è stato il rinnovo delle cariche. Il congresso regionale, i cui lavori
sono stati presieduti da Ciro Amicone, Segretario Generale Uilposte, ha
rappresentato un'opportunità per fare il bilancio dell'attività svolta e discutere
delle prospettive future in ambito sindacale e aziendale.
Al tavolo della
presidenza erano presenti Donato Bonomo, segreterio nazionale della Uilposte e
storico segretario regionale della Uilposte e Antonio Guglielmi, in
rappresentanza della Segreteria della Uil di Basilicata. Tra gli ospiti, Nicola
Valluzzi, assessore alle infrastrutture e viabilità della Provincia di Potenza,
i segretari delle altre organizzazioni lucane categoria postale lucane: Antonio
Palermo, segretario regionale dell'Slc-Cigl, Antonello Giuzio, segretario
regionale dell'Slp-Cisl, nonchè Mimmo Palma, segretario della Feneal-Uil di
Basilicata. Alla relazione di Antonio Canosa, segretario regionale uscente,
sono seguiti altri interventi e, dopo il dibattito, il Consiglio Direttivo regionale
della Uilposte di Basilicata ha eletto la nuova Segreteria Regionale che
risulta così composta: Antonio Canosa, segretario generale, Vincenzo Caprara
(segretario provinciale uscente), Donato Malcangi, Domenico Contini, Patrizia
Cimino, Giuseppe Lauciello e Antonello Lombari. Canosa, nella sua brillante ed
ampia relazione ha offerto grandi spunti per la discussione.
Il segretario
uscente ha parlato della creatività come fattore di progresso e innovazione ed
ha sottolineato l'importanza della rete, come protagonista e pilastro della
nuova società. In tema di liberalizzazione del settore postale, ha poi indicato
come la clientela sia il punto di riferimento dell'azienda. Canosa, in linea
con la segreteria nazionale Uilposte ha, poi, bocciato l'eventuale scorporo del
Bancoposta. Si è, inoltre, soffermato sulla proposta contrattuale della
Uilposte di aumentare l'orario settimanale di due ore, portandolo da 36 a 38 ore. A tale riguardo
ha messo in risalto come già, oggi, i lavoratori di Poste lavorino più ore,
rispetto all'orario d'obbligo, senza peraltro che queste ore in eccesso vengano
retribuite. Il segretario riconfermato ha lamentato la mancanza di margine
decisionale nel secondo livello di contrattazione. L'ultimo spunto della sua
relazione, Canosa la dedica al rinnovato impegno della sua segreteria a fornire
servizi agli iscritti e ai lavoratori postali, così come ha dichiarato di voler
potenziare l'informazione e di creare, nell'arco del mandato, un foglio
d'informazione della Uilposte di Basilicata.
Significativo e forte, il
passaggio di Vincenzo Caprara, ex segretario provinciale di Potenza, che ha
fatto presente l'importanza di avere rappresentanze aziendali funzionanti.
Caprara ha denunciato l'atteggiamento minatorio dei dirigenti aziendali che, con
vessazioni subdole mettono, di fatto, in ginocchio il personale. Ha, poi,
affondato i colpi sulla carenza di personale chiedendo di verificare i numeri
che sanciscono una cifra insufficiente per l'orografia del nostro territorio.
E' stata, infine, la volta di Ciro Amicone, segretario generale della Uilposte.
Il segretario nazionale ha messo subito in risalto qual è l'approccio giusto al
nuovo scenario. "Bisogna usare -ha detto Amicone- il linguaggio della verità".
C'è una grande contraddizione, messa in evidenza dal numero uno della Uilposte,
ed è quella che, in Poste Italiane, a fronte di indici di redditività elevata,
addirittura maggiore di un Paese come la Germania, vi sono gli stipendi più bassi
d'Europa. Si è, poi, espresso sui premi, non condividendone la logica. "La Uil non ha firmato il premio
di risultato -dice Ciro Amicone- perché volevamo che una parte di esso venisse
consolidata nei minimi tabellari. E, poi, perchè i premi legati alla
meritocrazia (che resta tale solo di facciata), oggi, sono legati più
all'appartenenza e devono, quindi, essere regolati diversamente". Chiudendo il
suo intervento Amicone afferma perentorio: "A questa classe dirigente io non
credo".
Nel finale, rivisita il riformismo di Filippo Turati, il primo a
guidare il sindacato dei postelegrafonici, richiamandone il pragmatismo.
"Occorre tornare -osserva il segretario generale della Uilposte- a quei
principi e a quel modo di fare sindacato. Turati puntava a risolvere i problemi
dei lavoratori. C'è una sua frase che racchiude meglio il concetto: la forza
dello stare insieme eleva la debolezza a diritto". L'impegno della Uil è
racchiuso tutto nel suo ultimo passaggio: "Senza protagonismo la Uil non può vivere".
La Segreteria Regionale Uilposte di
Basilicata
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