RIAPPROVATO PIANO DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO 2009-2010
(AGR) - "La Giunta Regionale, su proposta
dell'assessore alla Formazione-Lavoro-Cultura, Antonio Autilio, ha riapprovato
il piano regionale di dimensionamento scolastico 2009-2010.
La riapprovazione, che si è resa necessaria a seguito della mancata
approvazione del piano da parte del Consiglio Regionale alla scadenza fissata
dal decreto legge del Ministro Gelmini n.1508/2008, è stata possibile - spiega
Autilio - grazie ad un'intesa intercorsa tra l'Assessorato e il Ministero alla
Pubblica Istruzione che ha consentito di fatto la riapertura dei termini per
assolvere al delicato adempimento.
Il documento di dimensionamento scolastico accoglie solo in parte le proposte
delle Province di Potenza e Matera rendendo il piano adeguato ai criteri
generali fissati dalla Giunta e ai parametri minimi previsti dalla normativa
nazionale vigente in materia e presenta una distribuzione per Ambiti funzionali
secondo quanto previsto al punto 2 delle linee di indirizzo regionali (di cui
alla DGR n.1981/2008).
In coerenza, inoltre, con gli indirizzi di programmazione regionali ed i
criteri generali fissati, il piano tende a sei obiettivi prioritari:a dare
stabilità alle istituzioni scolastiche, laddove sussistono le condizioni
richieste dalla normativa nazionale sopra menzionata e nelle zone non soggette
a cambiamenti nell'immediato futuro, riconfermando gli istituti esistenti; a
non ridurre l'offerta formativa in quanto vengono salvaguardati, se pur con
diversa organizzazione, i presidi esistenti; ad estendere ulteriormente la
creazione di istituti comprensivi, i quali, raggruppando sotto la stessa
direzione la scuola dell'infanzia, la scuola elementare e la scuola media, garantiscono
una continuità educativa e di rapporti tra le famiglie e la scuola, e
consentono soprattutto ad alcuni piccoli comuni di mantenere sul proprio
territorio un presidio scolastico; a salvaguardare alcuni istituti superiori
che offrono tipologie di indirizzi unici o limitati sul territorio
provinciale/regionale; a salvaguardare alcune istituzioni già in precedenza
oggetto di dimensionamento, potenziandole ove possibile, che gravitano in aree
interne a più forte rischio di perdita demografica; a salvaguardare affinché si
creino le condizioni per estendere la presenza dei centri di educazione degli
adulti.
Il dimensionamento - spiega ancora l'assessore - tiene conto, per quanto
applicabili, dei parametri di ampiezza delle istituzioni di riferimento minimo
(500 alunni) e massimo (900 alunni) stabiliti dal citato D.P.R. n. 233/98 e
risulta conforme anche alle linee di indirizzo del MIUR oggetto di specifici
regolamenti datati 22.12.2008 all'attenzione delle regioni e della Conferenza
Unificata.
Ci si è discostati dai suddetti parametri, in eccesso ed in difetto, applicando
le c.d. "deroghe automatiche" previste dal DPR n.233/98, nei comuni
classificati montani ovvero ricompresi in comunità montane. Al riguardo, le
deroghe automatiche sono state previste per l'intero territorio della
Basilicata (Regione più montuosa del sud Italia, circa il 71,3% del suo
territorio è montano, e che, dei 131 comuni in cui si divide
amministrativamente, ben 115 sono classificati montani - pari all'87,79%) non
potendo essere escluse da tale computo le poche aree residuali che non
ricadevano in zone definibili montane.
Sussiste, inoltre, un grave gap infrastrutturale viario e ferroviario che non
consente facili collegamenti anche nelle brevi distanze e che quindi non
permette, sempre, aggregazioni scolastiche funzionali.
Debole anche la consistenza demografica (591 mila ab. di cui 387mila in
provincia di Potenza e 204 mila in provincia di Matera) che presenta una
tendenza alla riduzione, più marcata nelle aree interne del territorio
regionale, per effetto di una ripresa dei flussi migratori; secondo stime ISTAT
la popolazione regionale già nel 2011 potrà subire una diminuzione di oltre
3mila unità.
Estremamente contenuta risulta anche la densità abitativa che su 9992 Kmq di
superficie non supera i 60 ab/Kmq, per cui dispersione e rarefazione di
insediamenti abitativi rendono estremamente difficili, specie in alcune aree,
tentativi di riorganizzazione che mirino a coniugare efficienza/efficacia della
distribuzione territoriale dell'offerta scolastica con il contenimento e la
razionalizzazione della spesa statale, regionale e locale.
Per la scuola secondaria di 2° grado, in particolare, sono state recepite
sostanzialmente le proposte delle istituzioni provinciali, non ritenendo di intervenire
in maniera sostanziale, anche in presenza di situazioni sottodimensionate, in
attesa della riforma relativa da parte dell'Amministrazione centrale dello
Stato.
Per le ragioni connesse alle caratteristiche morfologiche e
socio-economico-culturali innanzi esplicitate, il piano prevede una sola deroga
speciale relativa alle scuole primarie, per comprensori nei quali non è
possibile garantire neanche i parametri minimi previsti dal richiamato D.P.R.
n. 233/98 dei 300 alunni per istituzione.
Nello specifico, nella provincia di Potenza, è stata chiesta la deroga speciale
per i comuni ricadenti nell'Ambito n.4 e ricompresi nella Comunità Montana Val
Sarmento (Noepoli ,Terranova di Pollino, S. Costantino Albanese, S. Paolo
Albanese, , Cersosimo),area interna caratterizzata da una scarsa popolazione,
da un forte calo demografico e dalla presenza di una numerosa comunità di
lingua arberesh, nella quale, pur avendo proceduto ad una nuova aggregazione di
due precedenti istituzioni scolastiche, comunque non si riesce a raggiungere il
tetto minimo dei 300 alunni e risulta impossibile ipotizzare ulteriori
aggregazioni.
Complessivamente, il piano regionale di dimensionamento scolastico per l'anno
scolastico 2009-2010, da sottoporsi alla validazione definitiva da parte della
competente direzione territoriale del Ministero, determina una riduzione, su
tutto il territorio regionale, di 17 istituzioni scolastiche, misura coerente
con la richiesta governativa di razionalizzazione e contenimento della spesa.
Va precisato che le istituzioni scolastiche che subiranno modificazioni a
seguito del presente dimensionamento, saranno considerate oggetto di fusione.
La Giunta Regionale in questa prima fase - ha sostenuto Autilio - ritiene che
per l'anno scolastico 2009/2010 l'obiettivo prioritario debba essere
focalizzato sulla organizzazione delle istituzioni scolastiche autonome,
riservandosi di procedere ad una programmazione della rete scolastica e
dell'offerta formativa integrata di più ampio respiro, finalizzata a razionalizzare
i presìdi, migliorare la qualità del servizio, garantire la parità di accesso
ed i livelli essenziali delle prestazioni, ma anche l'efficienza e l'efficacia
del servizio di istruzione pubblico, attraverso una più attuale distribuzione,
utilizzazione ed organizzazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie,
entro il primo semestre del 2009. Ciò anche in considerazione delle modifiche
del modello didattico e organizzativo nella scuola primaria e della progressiva
evoluzione degli ordinamenti nella scuola secondaria di secondo grado.
La riapprovazione del piano è la migliore replica alle dichiarazioni "a ruota
libera" - dice Autilio - del consigliere Lapenna che ha preferito fare della
semplice demagogia su una questione così seria e complessa, rappresentando una
non veritiera posizione del Dipartimento che è stata sempre improntata dal
primo momento sul confronto serrato con tutti i soggetti interessati al mondo
della scuola. In particolare va ricordato che nè la IV Commissione Consiliare
permanente nè il Consiglio Provinciale Regionale si è mai pronunziato (per
carenza del numero legale) sul piano di dimensionamento, approvato con delibera
n. 2215/2008, che è pertanto decaduto per mancata ratifica nei termini di
regolamento; per poter procedere a qualsiasi modifica del suddetto piano di
dimensionamento occorreva acquisire la preventiva pronunzia negativa del
Consiglio sulla mancata ratifica della delibera di Giunta; solo in tal caso
sarebbe stato possibile riformulare una nuova ipotesi di dimensionamento sulla
base di quanto prodotto dalle Province ed acquisito in Commissione Consiliare;
il Dipartimento aveva già lavorato, in prospettiva di una possibile mancata
ratifica, ad elaborare la nuova prospettazione del piano di dimensionamento,
che è poi in buona sostanza quella oggi approvata dalla Giunta regionale con
delibera n. 259/2009, sulla quale vi è già stata una sostanziale condivisione
anche con la direzione regionale scolastica.
Proprio da chi ricopre anche un incarico istituzionale - aggiunge Autilio - ci
saremmo aspettati un atteggiamento di maggiore responsabilità e contributo
propositivo evitando equivoci interpretativi su una vicenda, quella del piano
di dimensionamento, che è di interesse generale e non può essere limitata da
vedute settoriali politiche".
Basilicatanet, http://www.basilicatanet.it
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