APT: CALATO IL SIPARIO SU EDUCATIONAL (Toscana-Emilia Romagna) E PRESS TOUR
"Basilicata coast to coast"
Gli
scogli della costa Tirrenica e la linearità delle spiagge ioniche. Il passato:
custodito a Metaponto e Policoro tra le Tavole Palatine e il Museo Nazionale
della Siritide. Il presente, con il verde incontaminato del Pollino ammaliato dalla
sinuosità del Pino Loricato. I calanchi di Aliano e Matera che, grazie al gioco
del Sasso Barisano e quello Caveoso sembra una "farfalla".
Tutto
questo è la Basilicata,
terra che non si racconta, se non per indurre a visitarla e viverla.
Lo
faranno con clienti e soci i Tour Operators, le agenzie di viaggio e i Cral
toscani ed emiliani che hanno partecipato all'Educational Tour dell'Agenzia di
Promozione Territoriale regionale. Lo faranno con i lettori, potenziali
turisti, i tre giornalisti napoletani ospiti dell'Apt nell'ambito del Press
Tour che si è dispiegato dal 4 al 6 giugno scorsi.
"Basilicata
coast to coast" il titolo di entrambe le iniziative ispirate dal film di Rocco
Papaleo per far conoscere la regione come ancora in pochi hanno fatto,
direttamente sul posto, così da scoprirne i colori, gustarne i sapori, testarne
l'ospitalità.
Giuliano
Pedrelli, del Cral Acma-Gd di Bologna ha apprezzato le strutture ricettive
visitate "per l'ottimo livello che le contraddistingue, legato alla comodità e
all'accoglienza, le quali, con occhio di riguardo alla semplificazione
dell'accessibilità, in alcuni casi, potrebbero rappresentare punti di
eccellenza ineguagliabili".
Nella
consapevolezza che strumenti come educational e press tour non possono rivelarsi
esaustivi perché la regione offre altro ancora rispetto ai percorsi proposti, entrambi
sono indispensabili però a svelare l'esistenza di posti come "Maratea, Aliano,
Matera - ha detto Pedrelli - dove intendo tornare con un gruppo perché affascinanti
e destinati a rimanere a lungo impressi nella memoria".
Immaginava
una Basilicata più "brulla" Cristina Palazzeschi, dell'Adv Pratur, invece si è
trovata "davanti ad un paesaggio del tutto inatteso, abbracciato da un verde
curato, e costellato da strutture ricettive dall'arredamento ricercato".
In
Basilicata Gabriele Franchi, dell'associazione bolognese Arcibrecht, non c'era
mai stato, "perché lontana dall'Emilia - ha commentato - ma vale la pena
arrivare fin qui, in una terra ricca di tutto ciò che non si pensa di poter trovare.
Il mio, ha aggiunto, vuol essere un monito a migliorare l'accessibilità per
consentire a tutti di riempirsi gli occhi di simili meraviglie".
Percorsi
diversi per le due iniziative offerte dall'Agenzia di Promozione Territoriale,
ma sensazioni comuni.
Riconoscendo come "non
stupisce che registi di fama mondiale abbiano scelto questa regione per girare
i loro film", Eduardo
Cagnazzi, penna di
"Porti e Diporti" e "Il Roma", ha inconsapevolmente condiviso l'osservazione di
Franchi.
La Basilicata non sarebbe un "mistero" per molti più turisti se "si puntasse a
potenziarne i trasporti, dotando una meta della portata di Matera di una
stazione ferroviaria".
Strategica,
per Vera De Luca, giornalista de "Il Golfo", la scelta dell'Apt di puntare sul turismo di
prossimità, creando questa rete con regioni limitrofe come Campania, Puglia, e
Lazio". Un'idea che favorisce la scoperta nella scoperta: "La bella Basilicata,
parte di una bella Italia". Stupefacente, poi, lo spettacolo cui si assiste
"arrampicandosi" sui sentieri del Parco Nazionale del Pollino: "Non si può non riconoscere
che il versante lucano è ben curato rispetto a quello del territorio calabrese,
e al centro di iniziative come il ‘matrimonio tra gli alberi' celebrato nei
diversi comuni che in esso ricadono".
Per rendere merito a
quanto può rappresentare un viaggio attraverso la Basilicata, Harry De
Luca, de "L'Avanti", nei suoi articoli non potrà fare a meno di sottolineare
che "una delle ricchezze lucane risiede nel possedere un patrimonio che
conserva il suo passato nel presente".
Tra i Sassi, a Matera,
echeggia un suono: "Cuccù". E' un simbolo della città, un piccolo gallo, il
Cuccù, appunto, frutto del lavoro degli artigiani locali in passato considerato
un portafortuna. E la credenza sopravvive ancora oggi. Per questo ne è stato
distribuito uno per ogni partecipante, per regalare anche una traccia visibile
della Basilicata, dopo quelle lasciate negli occhi, e nel cuore.
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