"L'approssimarsi
della data delle elezioni ha fato perdere il senso della ragione,
dell'equilibrio e del limite a qualcuno in Prefettura, ma le istituzioni non
possono scadere nella partigianeria, peggio nella faziosità, a detrimento del
rispetto dei ruoli e delle funzioni assegnati a ciascuno". È caustico il
sindaco Salvatore Caputo che, senza mezzi termini, accusa l'ufficio di
rappresentanza del Governo di essere strumento di battaglia politico-elettorale
di parte, anziché garante imparziale e autorevole punto di riferimento per chi
ha responsabilità del governo del territorio, a ridosso del voto amministrativo
del 27-28 magio.
"La sfiducia è tale che neppure la normale
consegna della corrispondenza deve seguire la prassi, mai messa in discussione
in precedenza, tanto da richiedere espressamente la consegna ‘alle proprie
mani' del Prefetto, essendo totale il dubbio di lealtà verso qualche suo
collaboratore", rincara la dose il Sindaco Caputo. La stessa nota è stata
inviata con tutta l'urgenza del caso, preceduta da telegramma, anche al
Ministero degli Interni, Dipartimento Affari Interni e Territoriali, al
Presidente nazionale dell'Anci, Leonardo Dominici e agli organi di informazione
stampa e radio-Tv.
Scrive, infatti, il Sindaco: "Si fa seguito all'incontro tenutosi in Prefettura in
data 18 maggio 2007 e alla ns. nota n. 6750 del 18/05/2007, per denunciare che
taluni dirigenti (della Prefettura di Matera), arbitrariamente, hanno disatteso
quanto valutato dalla S.V. in merito alla questione. Tant'è che in data
odierna, è pervenuta una notifica da parte dei Carabinieri di Tursi a tutti i
Consiglieri comunali, nella quale si chiede, inspiegabilmente, la convocazione
del Consiglio entro tre giorni, per l'approvazione del Bilancio. Si lamenta che,
nel tentativo di rintracciarLa direttamente, per via telefonica, data la delicatezza e la gravità della
situazione, i Vs. dirigenti hanno ripetutamente negato la possibilità di
interloquire direttamente con il Prefetto. Tanto lascia intendere che vi siano
oscure manovre, tese ad inquinare la competizione elettorale in atto e a
destabilizzare i rapporti, nonché a confondere le funzioni istituzionali. Una
cosa è certa, è inammissibile che la Prefettura, fra l'altro, senza la firma del Prefetto, assecondi
le iniziative, del tutto infondate, di Consiglieri Comunali, oggi candidati,
perseverando, nel considerare una delibera di Consiglio Comunale, già approvata, tamquam non esset".
E
perché non sussistano ulteriori dubbi a riguardo, il Sindaco chiede, pertanto,
che "si voglia invitare i Consiglieri comunali - oggi candidati -, ove ne
abbiano interesse, ad impugnare la delibera consiliare, dinanzi al competente
Tribunale amministrativo regionale. Per quanto ci riguarda, la convocazione del
Consiglio comunale, salvo annullamento della delibera da parte del TAR (unico
organo competente), non verrà mai disposta, con reciproca assunzione delle
rispettive responsabilità istituzionali, mentre si ribadisce che, a nostro
avviso, la Prefettura non ha competenza sulla dichiarazione di legittimità
degli atti deliberativi del Comune".
"Come una divergenza interpretativa (sull'approvazione del Bilancio preventivo, tra
norma, statuto e regolamento, all'origine del tutto) possa aver provocato un
incidente di questa natura e di tali dimensioni, appare francamente
inspiegabile, senza far ricorso a dietrologie di scontri di poteri, anche occulti",
conclude il sindaco Salvatore Caputo.
Città di Tursi - Ufficio stampa
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