Beni
culturali e territorio protagonisti della Mostra del Libro Archeologico
Apertura dei lavori ieri
sera, con la tavola rotonda a cui hanno partecipato i sindaci del Metapontino
La
tavola rotonda sul tema "Beni culturali e territorio: risorse per lo sviluppo"
ha ufficialmente aperto la terza edizione della Mostra del Libro Archeologico,
in programma questo fine settimana negli spazi esterni del Museo Nazionale
della Siritide di Policoro, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
Al dibattito, moderato dal direttore del museo policorese, Salvatore Bianco,
hanno partecipato il professor Emanuele Curti, direttore della Scuola di
Specializzazione in Archeologia di Matera, la professoressa Brinna Otto,
dell'Università di Innsbruck, il consigliere regionale Antonio Di Sanza e gli
amministratori di sette comuni del Metapontino: il sindaco di Nova Siri,
Giuseppe Santarcangelo, il sindaco di Rotondella, Vito Agresti, il sindaco di
Montalbano Jonico, Leonardo Giordano, il primo cittadino di Colobraro, Andrea
Bernardo, il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, il sindaco e il
vicesindaco di Valsinni, Gennaro Olivieri e Gaetano Celano, il vicesindaco di
Policoro, Rocco Leone, e gli assessori Luisa Lasaponara, Cosimo Ierone e
Tommaso Siepe. Il dibattito ha offerto interessanti spunti sul rapporto tra il
patrimonio culturale presente sul territorio e la crescita economica dello
stesso, possibile solo con la sinergia tra i diversi enti che operano nel
Metapontino. "I beni culturali - ha detto Bianco - possono diventare strumento
per captare turismo, legando il sistema museale presente in Basilicata ai
grandi eventi, per offrire a coloro che arrivano nei villaggi del Metapontino
la possibilità di conoscere anche la storia e le tradizioni di questa regione.
Tutto ciò si può fare creando forme di partnerariato tra i diversi enti, con l'obiettivo finale
della promozione del territorio". "La
Basilicata - ha commentato Leone - dovrebbe puntare a far nascere un
marchio di qualità, grazie al ricco patrimonio artistico presente in questa piccola
terra. Si potrebbe pensare alla creazione di un consorzio tra i centri del
Metapontino, per un programma turistico comune, che abbracci tutto il
territorio, dalle aree marine a quelle dell'interno. Perché solo andando oltre
i singoli comuni e vendendo l'idea di Metapontino si può puntare a risultati importanti".
L'idea di dar vita a grandi eventi è stata condivisa anche dal sindaco di
Montalbano, Giordano. "Perché non creare uno spettacolo legato alla battaglia
di Pirro, così come accade alla Grancia? In questo modo i grandi eventi possono
diventare volano per l'attrazione di turisti. Inoltre si dovrebbe pensare ad un
marchio di qualità del Metapontino, come tutela delle tipicità di questa
terra". "Qualunque discorso sul turismo - ha detto Agresti - non deve
dimenticare i nostri centri storici, ricchi di passato ma soggetti ad un
inesorabile processo di spopolamento. Allungare la stagione turistica, andando
oltre i tre mesi estivi, potrebbe essere occasione per valorizzare le bellezze
paesaggistiche e artistiche dei nostri borghi interni". "Bisogna saper vendere
una sensazione - ha aggiunto Iacobellis - regalare un'emozione legata a questa
terra. In tal senso sono d'accordo con l'idea di creare un marchio, un brand
per promuovere il territorio e attirare turisti e offrire loro le bellezze di
cui è ricco il Metapontino". Promozione del territorio, ma anche educazione
alla cultura, come ha evidenziato il sindaco di Nova Siri, Santarcangelo.
"Sembra esserci un calo di desiderio rivolto alla conoscenza, visto che ci si
accontenta di tracce labili offerte dai nuovi mezzi di comunicazione di massa,
senza approfondire il messaggio culturale. Per questo bisogna ripartire da
un'educazione alla cultura, facendo diventare iniziative come la
Mostra
eventi di formazione scolastica". Non solo dibattito ma anche il nostalgico
ricordo del passato, con la professoressa Otto, studiosa di Policoro e autrice
dello stemma civico della città. "Anche nei tempi antichi questa regione era
famosa per le sue ricchezze e le sue bellezze. Oggi Policoro è centro di
studio, con archeologi di tutto il mondo interessati alla sua storia e al suo
passato". La Mostra del Libro è proseguita
nella giornata di oggi, con l'apertura degli spazi espositivi delle principali
case editrici meridionali, i laboratori di etnografia e di archeologia
sperimentale, le visite guidate all'interno del museo, a cui hanno partecipato
le scolaresche del territorio.
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