In occasione della visita del presidente americano
George W. Bush, prevista per il giorno 9 giugno in Italia, chiediamo al Governo
Italiano ed al Presidente Prodi di mettere in agenda la questione delle barre
nucleari di Elk River custodite presso
il centro Sogin della Trisaia di Rotondella(Mt). Le barre in oggetto arrivarono
in Italia negli anni sessanta con un contratto di lavorazione e riprocessamento
del ciclo uranio torio, a seguito del quale fu costruito un impianto negli anni
settanta che ha contribuito ad aumentare i rifiuti nel sito di Trisaia. Tali
rifiuti ancora oggi sono in attesa di essere sistemati in sicurezza. Il
contratto che Usa ed Italia firmarono stabiliva che la proprietà del
combustibile rimaneva del paese committente (nello specifico, gli Usa).
Il centro della Trisaia è il secondo in Italia per pericolosità a causa dei
liquidi ad alta attività creati con il riprocessamento di 20 delle 84 barre di
Elk River (liquidi ad alta attività nell'attesa di essere solidificati) e che
costituiscono serio pericolo per le popolazioni dello Jonio. C'e' stata negli
Stati Uniti una causa legale sulla proprietà delle barre, che il giudice
americano Stanley Sporkin ha liquidato il dibattimento come questione di natura
politica e diplomatica. La causa legale, a giudizio degli antinuclearisti
americani, poteva essere vinta se l'Italia si appellava alla corte degli Stati
Uniti, cosa che invece non ha fatto. Le barre in oggetto composte di ossidi
misti di uranio e torio sono weapons grade (ossia di natura bellica),
quindi utilizzabili per la fabbricazione di atomiche e bombe sporche. Le barre,
inoltre, agli inizi del 2004, sembrava che dovessero tornare negli Usa dietro
interessamento della Sogin e del generale Jean, per rientrare in un programma
Usa di recupero di combustibile bellico ma, a distanza di sei mesi, lo stesso
Jean ammise che il tentativo era fallito. L'Italia ha recentemente
stipulato convenzioni con gli Usa per la ricerca nucleare destinando in
finanziaria a discapito del sociale 4 miliardi di euro per la
ricerca militare. Chiediamo pertanto di affrontare e risolvere definitivamente
la questione nucleare lucana per liberare il sito della Trisaia dai rifiuti
nucleari che non ci appartengono. Il sito della Trisaia è l'unico sito in
Italia non interessato alle attività di riprocessamento del combustibile
italiano all'estero, e l'unico ad avere materiale nucleare non italiano.
Giorno 9 giugno una delegazione di Noscorie manifesterà
pacificamente a Roma e chiederemo al Governo e al presidente
americano di riprendersi le barre di Elk River , contro ogni la
costruzione di armi nucleari e per la pace in Mediterraneo. Manifesteremo
inoltre in piazza Eraclea a Policoro sempre la mattina del 9
giugno, insieme ad altre associazioni e movimenti, chiedendo la
restituzione delle barre di Elk River agli Stati Uniti, l'annosa sistemazione
in sicurezza del centro e la sua riconversione in facoltà università per
l'idrogeno, il solare e le energie rinnovabili al servizio dei popoli del
mediterraneo.
NOSCORIE
TRISAIA
Movimento Antinucleare Pacifista
Email:
noscorietrisaia@libero.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
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