CinemadaMare dopo
Matera va in Sicilia, ritornerà il 12 agosto a Nova Siri per la fase finale
Dopo aver fatto
tappa a Roma, Villasimius, Latina, Bari e Matera, la carovana di CinemadaMare è
partita oggi da Matera alla volta di Acireale. Quella di quest'anno è la nona
edizione del festival che è diventato il più grande raduno di giovani registi
del mondo e presenta due importanti novità: ha ottenuto il patrocinio
dell'Unesco, "in considerazione dell'alto valore dell'iniziativa, volta
alla promozione della cultura e dell'attività cinematografica dei più
giovani", e sbarcherà a fine agosto alla Mostra Internazionale d'Arte
Cinematografica di Venezia.
Uno dei momenti più
emozionanti della tappa è stata sicuramente la conferenza stampa di
presentazione, dove il direttore del festival, il giornalista lucano Franco
Rina, ha illustrato le novità di questa edizione e presentato la tappa
lucana affiancato da: Franco Stella, presidente della
provincia di Matera, Alfredo Ricci, vice presidente della
Camera di Commercio, Alberto Versace, presidente del programma
Sensi Contemporanei, e Gian Piero Brunetta, grande storico e
critico cinematografico. L'autore di "Storia del cinema italiano",
davanti ad un centinaio di filmmaker provenienti da tutto il mondo, prima ha
parlato di CinemadaMare e del suo direttore: "Rina ha avuto un'idea
straordinaria che in qualche modo cambia la concezione di festival, perchè
coinvolge giovani di tutto il mondo per fare un festival insieme; CinemadaMare
non ha un centro, Zygmunt Bauman lo definirebbe un 'festival
liquido', lo è da 9 anni, ma ha costituito il suo nucleo qui in
Basilicata". E poi ha tenuto una inaspettata e breve lezione di cinema
italiano esaltando le qualità dei nostri registi e tracciando le linee guida
della storia del nostro cinema, da Visconti e De Sica a Moretti e
Tornatore, passando per Fellini e Antonioni.
A seguire, le
domande dei numerosi giovani cineasti presenti all'illustre accademico, che ha
risposto con sincerità, anche quando riguardavano le condizioni del cinema italiano:
"Fare cinema oggi in Italia è come costruire una casa partendo dal tetto,
ma non bisogna dimenticare che Rossellini ha fatto un grande film come ‘Roma
città aperta' senza niente". Sull'incidenza dei mezzi utilizzati è stato
perentorio: "Il cinema si può fare con tutti i mezzi, ma anche in assenza
di mezzi, l'importante è avere idee valide".
Lo stesso Versace
aveva evidenziato che "la vera crisi è quando mancano le idee",
perciò CinemadaMare e i suoi giovani non sono in crisi, anzi, sono pronti per lo
sprint finale di questo evento che ha coinvolto 8 regioni e oltre cento giovani
registi provenienti da ogni parte del mondo. "Questo è un festival
cinematografico, facciamo cinema 24 ore su 24", ha ribadito il direttore
Rina. Gli interventi di Stella e Ricci, invece, hanno confermato quanto la
Basilicata sia orgogliosa di ospitare questa manifestazione che promuove
cinema, cultura, socializzazione e turismo, proprio quando Matera ufficializza
la sua candidatura a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Dopo tre giorni di proiezioni e riprese tra i Sassi, i
giovani filmmaker sono partiti per Acireale, e dopo Cefalù ritorneranno in
Basilicata, a Nova Siri, per la fase finale dal 12 al 18 agosto.
Salvatore Cesareo
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