Con le dimissioni ufficiali
di nove consiglieri comunali (sui diciassette assegnati, incluso il sindaco),
si è avviata la formale procedura conclusiva dell'attuale consiliatura. La
lettera con le firme autografe è pervenuta in data odierna, nella prima
mattinata, tramite il consigliere Annibale
Santagata, delegato all'apposita consegna presso il protocollo dell'ente.
Le dimissioni dalla carica di
consigliere comunale sono state sottoscritte da (nell'ordine): Salvatore Mario Ragazzo e lo stesso Santagata,
entrambi del Partito Democratico, Giuseppe
Modarelli e Rosa Sarubbi,
Popolari Uniti (ex Udeur), tutti della maggioranza di centro-sinistra; Angelo Castronuovo, Antonio Caldararo e Antonio Lauria, del gruppo civico "Insieme Per Tursi", con Salvatore Caputo e Salvatore Cosma, della
civica "Democrazia, Progresso e Libertà", tutti e cinque dell'opposizione (ma Caputo
è da mesi anche nel PD).
Termina dopo nove mesi e in modo
imprevisto l'esperienza del sindaco Antonio
Guida, del PD, da mesi impegnato nel tentativo di risolvere una
difficilissima crisi, apertasi nel novembre scorso e provvisoriamente assestata
appena in gennaio. Probabilmente l'incrinatura relazionale è stata acuita dalla
contemporanea fase costituente del nuovo
Partito Democratico e dalle elezioni politiche incombenti, che ha impedito la
necessaria serenità di prudente valutazione da parte di tutti, con la mancanza
oggettiva del tempo necessario per evitare un'involuzione politica, dall'esito accelerato,
inatteso e traumatico. Comprensibile, pertanto, il riserbo del sindaco Guida,
anche assessore provinciale nella Giunta Nigro a Matera.
È rimasto intatto, invece, il
rapporto fiduciario con il sindaco Guida da parte del neo presidente del
consiglio comunale Filippo Palermo, e
dei componenti la nuova Giunta al completo, composta da: Tommaso Tauro, vice sindaco, con delega alle Frazioni, ai Servizi
sociali, trasporti; Francesco De Simone,
Bilancio, programmazione e Polizia municipale; Francesco S. Marra, Cultura; Pietro
Santamaria, Attività produttive e Pianificazione urbanistica; Natale Vallone, Pubblica istruzione,
spettacolo, turismo, ambiente e sport; Angelo
Viviano, Agricoltura e viabilità rurale.
"Si è trattata di una scelta
sofferta ma per molti aspetti inevitabile - ha dichiarato il dimissionario
Annibale Santagata - che non lascia e non trova né vincitori né perdenti. È
mancato il coraggio delle scelte, l'assunzione precisa delle responsabilità
istituzionali, il valore degli equilibri politici, senza minimizzare un'abnorme
chiusura al coinvolgimento democratico dei singoli consiglieri comunali nelle
scelte amministrative".
"In effetti si stava creando
una diarchia all'interno della maggioranza, tendente sempre più ad emarginare
la componente già diessina - aggiunge Salvatore Mario Ragazzo - con il sindaco
che non era in grado di mantenere il suo ruolo di garante di una eterogenea
coalizione e con l'aggravante di aver disatteso precise indicazioni per la
stabilità degli accordi tra i partiti della maggioranza. Continuare, avrebbe
significato un deterioramento ulteriore della situazione, caratterizzata da
immobilismo amministrativo".
"Iniziata male e tra
contraddizioni, l'esperienza è finita a causa di troppi personalismi, arrivismi
e arroccamenti, - sintetizza Salvatore Cauto - mi dispiace per la cittadinanza
e per il commissariamento, ma l'implosione di questa maggioranza potrà servire
a riannodare le fila di un discorso politico elevato, iniziando pure una fase
nuova, anche nel PD".
Città di Tursi - Ufficio Stampa
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