Verso la Costituente di Centro - TODI 25 E 26 LUGLIO
"Il Bipartitismo che non c'è"
CENTRO: LA DITTATURA DELLA SOLITUDINE, IL RUOLO DEL TERZO POLO
Non c'eravamo mai sentiti così soli noi cittadini Italiani, come in questi ultimi anni.
L'impossibilità di assecondare un'inclinazione squisitamente innata, quale quella di riconoscersi in un gruppo o in un ideale di civiltà comune, ha generato una vera e propria psicosi da abbandono e ci ha gettato tutti un inquietante e doloroso individualismo.
Lontani dai passionali tempi in cui ci identificavamo in avversari leali, oggi, da destra a sinistra, tessera o non tessera, giovani o meno, siamo asfissiati dalla consapevolezza di non poter esprimere una coscienza politica a squarciagola, di non poter esibire alcun orgoglio nazionale. E nella solitudine, si sa, il sentimento scettico e scuro si assolutizza e si autoalimenta e fa male.
Il deserto vizioso, nel quale le nostre menti sono state isolate dalla speculazione e dalla scalata di una vera e propria dittatura della "crisi politica", è sovrastato da una cappa pesantissima di nuove ossessioni, tale che ogni nascente avversità nazionale e planetaria ci coinvolge inermi e ogni slancio positivo ci suggestiona incondizionatamente.
Al nostro sguardo, lo scenario è altresì desolante: solo tre mesi fa avevamo tirato un sospiro di sollievo dinnanzi all'annunciazione dell'arrivo di una "nuova fase politica", quella basata sul dialogo e sulla condivisione delle scelte tra maggioranza ed opposizione, quella in cui un governo solo non sarebbe bastato, ma ve ne sarebbe stato un altro a supporto, quella concepita sotto la stella illuminata del celebre Dr. Frankenstein che aveva urlato: "Si-può-fare!"...solo tre mesi fa.
Ora, invece, siamo di nuovo con il fiato sospeso dinnanzi alla notizia del divorzio in casa: chi davvero creda che il problema di coppia tra i Veltr-usconi siano la norma blocca processi o la questione intercettazioni (porno o meno) che, anzi, detto per inciso, altro non sono che le didascalie delle tragiche e ben più espressive vignette politiche quotidiane, scagli la prima pietra.
L'asservimento a scopi politici di questioni importanti, quali quella delicatissima dei rapporti tra i poteri dello Stato, in Italia è tristemente di casa, è la regola ed è la causa madre della nostra solitudine, nell'assistere e fronteggiare questa infinita Iliade di vittorie da ottenersi con l'inganno. Quale coerente sussulto ideologico può esserci, solo per esempio, tra il sentimento pro-magistratura anti-premier di queste ultime ore e il colpo gobbo tirato a Forleo o a De Magistris in regime di centrosinistra?
Il bipolarismo, forse, non fa per noi Italiani, attratti come siamo da quella zona grigia intermedia fatta di franchezza, equità e fiducia, uno spazio di possibilità innanzitutto culturali che non ci lasci esclusi. Il Centro, o un terzo polo possono intercettare i tanti delusi di un falso bipolarismo se solo saprà essere interprete reale di una iniziativa politica forte che punti ad affrontare le tante emergenze del Paese. I simpatizzanti dei Circoli Liberal nel Paese e in Basilicata sono impegnati a ridare nobiltà ai valori della Politica. E a Todi lo diranno a voce alta.
dal Coordinamento Regionale
Circoli Liberal di Basilicata
Elisabetta Pennacchia
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