Conf.As: per una Class Action efficace e l'adozione di enti di conciliazione |
|
|
|
luned́ 30 giugno 2008 |
(Confederazione
delle Associazioni aderente al "Coordinamento delle Associazioni Esponenziali
di Tutela degli interessi collettivi specifici per una Class Action
efficace" e al Comitato promotore enti di conciliazione e di A.D.R.
(Alternative Dispute Resolution) www.confas.org
-
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
E' di pochi giorni fa la notizia secondo la quale il Presidente del Consiglio
dei Ministri On. BERLUSCONI, ha dichiarato di aver sostenuto costi per spese di
giustizia per circa 180 milioni di euro, la stessa cosa dice il ministro di
Giustizia ALFANO "bisogna necessariamente ridurre i cinque milioni di processi
pendenti", ognuno dei quali a sentenza definitiva al cittadino costa in
media 670.000 euro, non da meno il ministro BRUNETTA della funzione pubblica "troppo
sperpero di danaro nella pubblica amministrazione" e chiama in causa Corte dei
Conti e Tribunali Amministrativi.
Tutto ciò è davvero strano perché a leggere il decreto legge di manovra c'è un
po' di tutto ma manca la cosa più importante, una norma che renda obbligatorio
il tentativo di conciliazione e in subordine l'arbitrato per la tutela dei
diritti disponibili dei cittadini. Non più sfizio di cause pretestuose o
temerarie avanti la magistratura ordinaria, che ingolfano le cancellerie dei
Tribunali di tutta Italia. Prima, di adire la giustizia ordinaria, è opportuno
che il Governo obblighi le parti a portare la questione all'attenzione di
organismi di conciliazioni accreditati nel registro tenuto presso il Ministero
di Giustizia, nei quali sono iscritti conciliatori specializzati (avvocati,
commercialisti, neo-laureati in materie giuridiche ed economiche), che dopo la
frequentazione di un corso, acquisiscono l'attestazione per conciliare
questioni a tariffe basse, velocemente (max 60 giorni) e a costo di giustizia
di zero euro, oltre alla possibilità per i neo laureati di inserirsi nel mondo
del lavoro, ancor prima dell'iscrizione ad un ordine professionale.
Tutti i Paesi del mondo ed in particolare l'Unione Europea, adottano da tempo la
Conciliazione quale strumento di risoluzione delle controversie (A.D.R.
Alternative Dispute Resolution) non si capisce invece, come mai l'Italia, che
paga milioni e milioni di euro di sanzioni per la lunga durata dei processi,
procede a passi così lenti.
Chi sono quelli che ostacolano la conciliazione o il sistema A.D.R.? Chi sono
quelli che fanno dire al ministro Brunetta, anche se scherzosamente (ma le cose
serie si dicono spesso scherzando) "se non mi faranno fuori porterò avanti i
due progetti class action e conciliazione obbligatoria assieme".
|