Nell'odierna mattinata è
stata protocollata una nota congiunta indirizzata al sindaco Antonio Guida, da parte degli
assessori: Tommaso Tauro, dello Sdi,
vice sindaco, con delega alle Politiche giovanili, Polizia municipale e Trasporti,
Natale Vallone, del Pdci, alla Pubblica
Istruzione, Sport, Turismo, Spettacolo e Politiche ambientali, e Francesco De Simone, "Indipendente", al Bilancio
e Programmazione Economica, per le Politiche
regionali e nazionali e comunitarie. I rappresentanti della Giunta "rimettono
le rispettive deleghe assessorili a seguito della mancata risoluzione della
persistente crisi politica causata dall'Udeur e la conseguente paralisi
amministrativa al comune".
Appena dopo è arrivata
ufficialmente al Sindaco un'altra lettera, identica nella forma e nella
sostanza, di Salvatore Mario Ragazzo,
del Pd, che "rimette la propria carica di Presidente del Consiglio comunale".
Ai dimissionari è subito
pervenuto il sostegno e la solidarietà del consigliere Angelo Viviano, anch'egli "Indipendente" nello schieramento di
centro-sinistra.
I tre assessori e i due
consiglieri hanno dichiaratamente espresso, nelle rispettive comunicazioni, di
confermare "altresì la disponibilità nella (loro) qualità di consiglieri di
maggioranza".
I cinque firmatari, tramite
il consigliere Ragazzo, chiedono sostanzialmente "un riequilibrio politico
nell'organigramma, che implica il ridimensionamento della rappresentanza
dell'Udeur in Giunta (attualmente sono due gli assessori del partito di
Mastella: Giuseppe Modarelli, con
delega ai Lavori Pubblici e Urbanistica, e Rosa
Sarubbi, all'Agricoltura e Attività produttive), mediante un rimpasto in
tempi ravvicinati".
I dimissionari, inoltre, precisano
"che la decisione è stata adottata a prescindere dall'esito del dibattito
svoltosi nell'ultima seduta consiliare del 17 novembre, poiché il malessere
(peraltro anticipato già da una nostra nota riservata dell'8 novembre scorso)
viene da lontano. Perdurante l'inaccettabilità di taluni comportamenti degli
esponenti dell'Udeur, probabilmente frutto di una precisa volontà politica, la
frattura è perciò maturata da tempo ed appare inconciliabile a livello
comunale, tanto che auspichiamo l'intervento almeno delle segreterie
provinciali".
Il neo capogruppo del Pd, Pietro Santamaria, "non entra nel
merito delle questioni specifiche, pur prendendone atto", ma conferma che "la
verifica politica chiesta e sollecitata era già programmata (si attendeva la
definizione della responsabilità politica del nuovo partito a livello
provinciale). Adesso è chiaramente accelerata dagli attuali accadimenti".
Nell'invitare tutti "al senso
di responsabilità", il sindaco Guida si è riservata "un'attenta valutazione, che
si espliciterà nella giornata di domani".
Ufficio Stampa - Città di Tursi
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