DE MAGISTRIS,
I LUCANI, LA POLITICA E LA
QUESTIONE MORALE
La
notizia della conclusione dell'inchiesta del bravo e, forse, per questo
"defenestrato" pm Luigi De Magistris su Toghe Lucane, con 33 indagati
eccellenti tra politici, magistrati, funzionari dello Stato, autorevoli
rappresentanti delle forze dell'ordine, imprenditori, ha colto di sorpresa tanti che ormai con il caldo afoso di questi
giorni avevano preferito "rifugiarsi" per trascorrere qualche giorno di
rilassante vacanza.
De
Magistris ha colto quasi tutti di sorpresa, probabilmente, anche quei tanti che
speravano che l'inchiesta su Toghe Lucane non fosse completata prima del suo
trasferimento a Napoli.
Molti
dei nomi che sono stati pubblicati erano già noti alle cronache regionali e nazionali,
ma non sono mancate le sorprese dell'ultima ora con il coinvolgimento anche di
altri. Al sindaco di Matera si è aggiunto anche quello di Potenza, pronto a
richiamare "su commissione" gli agenti della polizia municipale da anni in
servizio presso il palazzo di Giustizia di Potenza, ma distratto, invece, a
lasciare in dotazione i cellulari ai magistrati dello stesso palazzo,
considerato l'uso distorto che alcuni ne fanno e le cui spese, come le tante
altre esose che vengono sostenute all'interno del Tribunale, vengono anticipate
dai soldi della comunità potentina, in attesa del rimborso del Ministero di
Grazia e Giustizia che come risulta dai bilanci comunali è mal pagatore o debitore persistente già da diversi anni.
Ad
onor del vero poco interessa in questo momento se questo o quel politico
adempiano ai loro doveri con lealtà e serietà, saranno poi gli elettori a
giudicare con la democrazia del voto, fino a quando esisterà ai diversi livelli
istituzionali, ma quello che più ci appassiona e su cui sarebbe il caso di
aprire un serio confronto e perché altri poteri dello Stato, possono fare il
bello e porco comodo loro, senza poi pagarne le responsabilità.
Sono
perfettamente d'accordo con l'astuto segretario regionale del PD Piero La
corazza, l'unico tra l'altro, pronto ad
alzare gli scudi e ad evitare processi anticipati nelle piazze o su gli
organi di informazione, che ha posto una serie di interrogativi. Credo che mai
come in questo momento, anche alla luce di tutta una serie di episodi che sono
accaduti in questi anni, occorra rilanciare seriamente all'interno delle
diverse forze politiche, magari con un dibattito franco e aperto allargato
anche alla società civile "la questione
morale".
Sarà
anche una decisione difficile e sofferta ma una comunità seria e laboriosa come
quella lucana non può essere offuscata per colpa di quei pochi, guarda caso
sempre gli stessi, che purtroppo emergono nelle diverse vicende giudiziarie di
questi ultimi anni.
Così
come non possiamo consentire a "quattro politicanti di passaggio" di offuscare
chi come Lacorazza e tanti altri si battono per un rinnovamento serio della
Politica e del modo di gestire le Istituzioni, cosa ridotta in questi ultimi
anni ad un uso fin troppo personale, che ha finito per riservare troppo spesso
privilegi e benefici in tutte le realtà, "agli amici degli amici", costringendo
così tante intelligenze ad intraprendere la strada della fuga dai nostri
territori.
Non
possiamo e né vorremmo essere tifosi di questo o di quell'altro magistrato, nè
tanto meno possiamo ritenere bravi solo quei magistrati che si scagliano a
turno contro il Presidente Berlusconi o altri avversari politici, ma vorremmo
da onesti cittadini che la "Legge sia uguale per tutti".
Domani
sera, a Cirigliano un piccolo centro della provincia di Matera verrà assegnato
il premio "Torre D'Argento" giunto quest'anno alla sua 19 edizione e guarda
caso, verrà premiata con la cultura anche la legalità, con due riconoscimenti
speciali l'uno a Don Marcello Cozzi "per
l'opera di sensibilizzazione che da anni va sostenendo risvegliandone le
coscienze", l'altro al pm lucano, Vincenzo Montemurro "per l'impegno ed il
lavoro quotidiano profuso per combattere le organizzazioni malavitose che
volevano ramificarsi nelle nostre comunità".
E'
forse questo, caro Piero, un messaggio ben preciso che ci trasmettono le nostre
piccole realtà, che la Politica ed i
politici saggi ed intelligenti devono saper cogliere per battersi contro coloro
che mortificano l'immagine della nostra
regione e dei nostri partiti di riferimento.
Gianluigi Laguardia, coordinatore Regionale Circoli Liberal di Basilicata
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