GUARDARE BENE LE COSE PRIMA
DI SALVARE ALCUNE BANCHE
(A CURA DELL'ECONOMISTA GIOVANNI PECORARO)
Un Governo tedesco consapevole della mala gestione delle banche e dei banchieri,
ha detto senza mezzi termini che chi non ha saputo amministrare i
risparmi dei cittadini deve assumersene le conseguenze, senza l'aiuto dello
Stato. I Governanti di mezza Unione Europea si ribellano e ribattono che,
loro, non hanno nessunissima intenzione di seguire la strada Tedesca. Secondo
voi, sbaglia il Governo Tedesco o gli altri? La risposta semplice: il Governo Tedesco
punisce i cattivi amministratori, gli altri li vogliono premiare. Non si
capisce, come mai, gli imprenditori delle Banche, che hanno
malamente amministrato, non debbano fallire. Non si comprende, come mai
un qualsiasi imprenditore può essere dichiarato
fallito e le banche no.
Avevo colto da tempo, quello che oggi sotto gli occhi di tutti. Ai contribuenti
non piace e non è mai piaciuto, il compromesso tra Governo e (tra)
banchieri sul loro salvataggio. I soldi di chi bisogna salvaguardare? Forse, di quelli, che hanno portato
altrove quello che hanno tolto ai risparmiatori? Le banche centrali e la BCE cosa hanno controllato?
Gli organi di controllo sono stati dunque, tutti incapaci, nel
controllare? D'altra parte, cosa volete che controlli chi viene nominato
e messo a quel posto - con lauti stipendi - da chi deve essere controllato?
Pochi lo hanno evidenziato, ma la colpa maggiore di tutto questo stato di
cose, è dovuto proprio a questi signori, che nell'ombra di banchieri
pescecani, hanno consentito certe operazioni. Pensate davvero, poi che tutte le
banche si trovino in queste condizioni? Non così: ci sono eccome
istituti che hanno ben amministrato e che non temono recessione. Vi ricordate
le OPA (offerta pubblica d'acquisto), tanto care all'attuale e al precedente Governatore
della Banca d'Italia, che molti istituti lanciavano per accaparrarsi
altre banche (maestra in questo tipo di operazioni, per esempio: la Banca
Popolare dell'Emilia Romagna, che per far fronte a certe operazioni tutte
incentrate su banche del Sud Italia, e che per pagare i debiti di queste,
ha emesso prestiti obbligazionari, in scadenza o da scadere,
che preoccupano non poco i soci di minoranza, che hanno avanzato l'ipotesi
di far uscire tutte le banche del Sud dal proprio gruppo, oppure,
vogliamo dire anche delle vicende dei Bond Argentini, Parmalat ecc).
Vogliono far ricadere la colpa sui mutui, e su quello che sta succedendo
in America. Sono solo balle, la verità è che questi signori oltre a
lauti compensi personali, hanno dati soldi a chi non aveva nulla da perdere,
senza garanzie alcune. Chi ha comprato casa con mutuo paga regolarmente e
se non paga la banca è ampiamente garantita, anzi, la banca
mutuataria più tardi vende il bene più lucra per interessi e penali. Tanto per
essere più chiari, un cittadino che acquista un immobile del valore di
500milaeuro, riceve finanziamenti fino ad un massimo dell'80%, presta per
garanzie fideiussorie, oltre all'ipoteca sull'immobile, per il
doppio del valore acquistato. E poi, dico ci vuole tanto per capire qual'è
la vera causa della mancata liquidità di alcune banche? Come uscirne? Lancio una proposta:
commissariare tutte le Banche incapaci di amministrarsi, oppure, che
siano amministrate da soggetti che hanno quei requisiti di onorabilità e
professionalità richiesti agli amministratori dalla Banca d'Italia. Da anni, ho
denunciato, anche come presidente del Sindacato Nazionale Piccoli Azionisti, quello che oggi sta
accadendo, fin dai tempi della gestione Fazio ex Governatore di Banca d'Italia,
abituato agli occhiolini di banchieri senza scrupolo? Affermo
semplicemente che, chi ha investito nelle banche, è uno che ha già
preso ed ora chi dovrebbe risarcirlo? Lo Stato e per esso i contribuenti
italiani, no! Non è possibile tutto questo. Per scongiurare l'ennesimo
fallimento economico del progetto che il Governo vuol mettere in atto, per
salvare le poche banche corrotte, è necessario capire prima: da chi
sono detenuti i maggiori pacchetti azionari in queste banche e poi
ragionare, sui piccoli risparmiatori. Siamo proprio certi che la colpa di tutto
questo è solo di alcuni banchieri abituati allo sciacallaggio? No!
Se all'interno di queste strutture ci fossero stati organi di
controllo non soggetti a connivenze questo non sarebbe successo. Le
società di rating? La maggior parte di queste, non altro che gente al soldo del
malaffare, che cosa hanno certificato? In Europa tutto si è fermato,
altro che Unione Europea: qui si dovrebbe parlare pi di Disunione
Europea. La Banca centrale
europea è anche lei esente da colpe? Il tono dimesso e di
vigliaccheria dei banchieri, di questi ultimi giorni, è vergognoso; prima,
forse, hanno pagato tutti (magistrati, politici, giornali e organi di
informazione, affinché chiudessero tutte e due gli occhi sui loro
scriteriati investimenti) ed ora si nascondono come mantecane dopo aver
trasferito il bottino in Stati compiacenti e piangono fra le
braccia dei politici, ricattandoli, anche perchè sanno bene che se
perdono loro perdono anche i politici che hanno investito nelle loro
banche. Il Governo non può e non deve intervenire nel settore delle
banche private, altrimenti creerebbe un precedente che premia tutti gli
avventurieri della finanza e delle imprese e questo, onestamente un
Governo serio non può permetterselo.
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