LE ASSOCIAZIONE PROFESSIONALI NON
REGOLAMENTATE
AL TAVOLO DELL'ELABORAZIONE DELLE
PIATTAFORME COMUNI PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DI RICONOCIMENTO
DELLE PROFESSIONI
Circa 20 anni per veder riconosciuto il diritto delle
qualifiche professionali per gli iscritti alle associazioni non regolamentate.
Infatti, finalmente, il DLgs n. 206 del 9 novembre 2007, attuativo della
direttiva 2005/36/CE, ha una volta per tutto posto rimedio alla continua
lesione dei diritti dei revisori contabili, degli arbitri, dei conciliatori,
dei mediatori, creditizi, degli amministratori condominiali ecc. ai fini dell'accesso
alle professioni regolamentate e del loro esercizio in un altro Paese UE -
delle qualifiche professionali acquisite in uno Stato membro dell'Unione
europea.
La Confas
(Confederazione delle Associazioni), la Federprofessioni (Federazione
di professionisti non regolamentati), l'ANREC (Associazione Nazionale dei
Revisori Contabili) e l'ANPAR (Associazione Nazionale per l'Arbitrato e la Conciliazione),
tutte presiedute dal salernitano Dr. Giovanni Pecoraro, possono, una volta che
il CNEL e i ministeri interessati, ai quali sarà presentata domanda, entro
breve tempo, partecipare a pieno titolo alla piattaforma comune cosi come
previsto dall'articolo 4 del D.Leg.vo 206/2007 al fine di determinare con gli
altri Stati membri la definizione dei criteri per individuare le differenze tra
i percorsi formativi di una stessa professione nei vari Stati membri, e per
stabilire quindi le misure compensative, come corsi integrativi, tirocini,
stage ecc., necessarie per esercitare una professione in un Paese diverso da
quello in cui è stato conseguito il titolo accademico.
Per semplificare il contenuto della norma le associazioni, costituite da almeno
4 anni presenti sull'intero territorio nazionale parteciperanno all'elaborazione
delle piattaforme comuni per la semplificazione delle procedure di
riconoscimento delle professioni la prima delle quale è quella dei Revisori Contabili che ingiustamente è attualmente controllata da altri ordini
professionali, per la quale pende ricorso sia alla Procura di Roma che al Tar
del Lazio proprio in tema di formazione continua, e per l'illegittima
costituzione dell'Istituto dei Revisori Contabili.
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