FLC-CGIL FEDERAZIONE LAVORATORI DELLA CONOSCENZA
GLI EFFETTI CHE PRODURRÀ IN BASILICATA
L'INTRODUZIONE
DELL'INSEGNANTE UNICO NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le martellanti dichiarazioni estive sulla scuola da parte di
ministri e parlamentari appartenenti alla compagine governativa, probabilmente,
rispondono ad un disegno preciso: "utilizzo della propaganda per creare una
cortina fumogena utile a nascondere l'imponente opera di demolizione della
scuola pubblica".
Una vera e propria distorsione dell'informazione ricca di
annunci ad effetto e poco rilevanti che fa perdere gli elementi fondamentali
delle diverse problematiche e confonde l'opinione pubblica.
Anche il Ministro
dell'Istruzione ha dato dimostrazione di
aver acquisito il "metodo del fumogeno" per poi mostrare le sue
vere intenzioni: ridurre la spesa a prescindere da qualsiasi valutazione degli effetti.
Infatti, per raggiungere obiettivi esclusivamente
ragionieristici, introducendo il maestro unico nella scuola elementare,
taglia con estrema facilità più di 60 mila posti di insegnamento senza considerare che
ciò destruttura un ordine di scuola che è ai primi posti nelle classifiche
europee per i risultati di apprendimento degli alunni.
Nella scuola
elementare, l'organizzazione delle attività didattiche con il tempo pieno e
moduli si è rivelata negli anni un modello scolastico efficace e gradito alle
famiglie perché ha permesso di superare i confini angusti di una relazione
didattica povera e passiva, ha liberato tempo per il gioco, per l'espressività,
per l'apprendimento attivo, per la ricerca, per la manipolazione, per le
relazioni e per la creatività.
Tempo liberato, tempo flessibile, per bambini e
insegnanti. Scuola attiva, scuola giocosa in cui i bambini trovano piacere a
frequentare; scuola della cooperazione e non della competizione.
Le riforme dei programmi del 1985 e degli orientamenti
del 1991, hanno raccolto questa eredità e messo a punto il modello organizzativo
dei moduli, applicato a tutte le scuole elementari grazie anche ad un massiccio
piano di formazione degli insegnanti.
Un grosso impegno delle istituzioni, dei pensatori, dei
pedagogisti e docenti che ha permesso la realizzazione di un reale processo di
riforma che rischia di essere debellato dai
neo - pedagogisti Calderoli, Bossi, Gelmini e Tremonti i quali
ci insegnano che è stato tutto inutile e che bisogna tornare ai programmi
Ermini del 1955 e alla maestra unica dalla penna rossa.
Tutto ciò si realizzerebbe agendo sul piano occupazionale
attraverso l'eliminazione del modulo che prevede tre insegnanti su due classi.
Per capirne la portata, considerando soltanto le 104 mila
classi a tempo normale (con orario antimeridiano), la reintroduzione del
maestro unico farebbe saltare 53 mila posti. Se alle classi normali si
aggiungono le 33 mila classi a tempo pieno si supera il traguardo dei 60 mila
posti.
A conferma della sua determinazione, l'angelica Ministra
ha spudoratamente dichiarato che "occorre bloccare le assunzioni nella scuola
primaria per 11 - 12 anni", considerando
che nel 2008 in
questo ordine di scuola, i pensionamenti sono stati 5 mila.
Nella Regione Basilicata gli alunni che frequentano la scuola
primaria sono 27.776 di cui 17.944 nella Provincia di Potenza e 9832 nella
Provincia di Matera. Per l'anno scolastico 2008/2009 sono state autorizzate classi
a tempo normale 1095 (639 Potenza e 455 Matera), 491 a tempo
pieno (423 Potenza e 68 Matera) e 131 di
lingua inglese (105 Potenza e 26 Matera). I posti di insegnamenti
complessivamente saranno 2656 (1849
Potenza - 807 Matera).
L'applicazione
del maestro unico comporterebbe un abbattimento di:
1. POTENZA
-
- 581 posti comuni dalle classi a tempo normale e
tempo pieno;
-
- 105 posti lingua inglese;
-
TOTALE: circa - 686 posti comuni e di lingua.
2. MATERA
-
- 264 posti comuni dalle classi a tempo normale e
tempo pieno;
-
- 26 posti di lingua inglese;
-
TOTALE: circa - 290 posti comuni e di lingua.
3. BASILICATA
- - 845 posti comuni
dalle classi normale e tempo pieno;
- - 131 posti di lingua
inglese
- TOTALE : - 976 posti
comuni e di lingua.
La
FLC CGIL di BASILICATA intende contrastare con ogni mezzo il progetto
assurdo e demagogico del Governo Berlusconi e della Ministra Gelmini teso
esclusivamente a recuperare finanza dal sistema pubblico (scuola, sanità, ecc.)
che garantisce indistintamente tutti i cittadini per utilizzarla per obiettivi settoriali.
Coordinatore FLC CGIL di Basilicata Eustachio
Nicoletti
|