Nuove
deleghe e maggiore autonomia nell'esercizio delle proprie funzioni. Questi i
temi principali su cui si è riflettuto e ci si è confrontati nel corso della
III Assise dei Comitati Regionali per le Comunicazioni che si è svolta oggi presso
Palazzo Altieri in Piazza del Gesù a Roma, alla quale hanno preso parte la
presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano assieme agli altri membri
dell'organismo.
"E'
fondamentale creare un dibattito su quella che sarà l'evoluzione del ruolo e
delle funzioni che avranno i Corecom sia come organi consultivi delle Regioni
che come organismi delegati dall'Agcom, in quanto è ormai chiaro a tutti che
siamo dinanzi ad una svolta". Così commenta la presidente Albano al termine
della sessione plenaria la cui chiusura è stata affidata al Ministro delle
Comunicazioni Paolo Gentiloni, aggiungendo che "dalle stagioni della nascita e
del consolidamento di questo importante organo istituzionale, siamo passati a
quello dello sviluppo e delle opportunità, per cui sarà ora essenziale
continuare a lavorare, ma soprattutto farlo nel migliore dei modi per coglierle
e non lasciarsele sfuggire"
Nell'ambito
dell'Assise si sono costituiti due gruppi di lavoro in cui oltre a soffermarsi
sulla necessità di ampliare i poteri delle regioni nel settore della
comunicazione, si è fatto un bilancio e
si sono individuate le prospettive legate alle deleghe in materia di
conciliazione e di tutela dei minori, argomento, quest'ultimo, caro alla
presidente Albano che si onora, tra l'altro, di essere membro effettivo del
Comitato Ministeriale Tv e Minori su delega della Conferenza Nazionale dei
presidenti dei Corecom.
Tra
gli ospiti il presidente della Conferenza Nazionale delle Regioni e delle
Province Autonome, Vasco Errani, e il presidente della Conferenza Nazionale dei
Consigli Regionali e delle Province Autonome, Alessandro Tesini.
Nel
suo intervento il presidente nazionale dell'Agcom, Corrado Calabrò ha
evidenziato l'importanza che hanno assunto i Corecom nell'ambito dei territori
in cui svolgono le loro funzioni, attraverso le quali portano a concreto
compimento quel principio di sussidiarietà introdotto nel nostro ordinamento
quasi in concomitanza con la nascita dei Corecom stessi.
La
presidente Albano ha commentato positivamente l'intervento di Calabrò poiché in
esso "si è palesata la volontà dell'Agcom di ampliare l'apporto qualitativo dei
Corecom in un settore, quello delle comunicazioni, in cui diventa sempre più
complesso trovare un equilibrio tra l'evoluzione tecnologica e la tutela dei
cittadini, e in cui la prossimità con questi ultimi, per i quali costituiamo
uno strumento di garanzia, si pone come decisiva. Constato con piacere che si è
finalmente presa coscienza della necessità di implementare l'attività di questi
organismi non solo da un punto di vista prettamente quantitativo. Tutti
d'accordo, dunque, sul fatto che questo sia un momento determinante in cui
occorre tanto lavoro e sinergia affinché la qualità della comunicazione regni
sovrana assieme ai cittadini".
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