Nell'anno europeo del dialogo tra
le culture la nona edizione del Lucania Film Festival indaga sulla percezione
dell'altro
Mancano solo tre settimane all'inizio della nona edizione del Lucania
Film Festival, a Pisticci dal 10 al 13 agosto. Dopo diversi mesi di
preparazione gli ultimi dettagli sono stati definiti, la squadra è al completo
ed è pronta a dare vita al percorso che culminerà nei quattro giorni della
rassegna cinematografica più importante della regione.
Un appuntamento che da nove anni non coinvolge solo la realtà locale, ma
è divenuto ormai di richiamo internazionale. Il Lucania Film Festival, infatti,
con 58 paesi iscritti e tutti e cinque i continenti rappresentati, raccoglie
circa la metà della produzione mondiale annua di film corti indipendenti,
collocandosi per questo tra i più importanti d'Europa.
Difronte a tale responsabilità, in questa edizione si vuole dare risonanza
anche a problematiche internazionali. Il progetto grafico richiama la bandiera
olimpica -con un esplicito riferimento a Pechino 2008- i cui cerchi legati uno
all'altro come anelli di una catena, rappresentano i cinque continenti.
All'interno dei cerchi sono racchiusi dei pacman che indicano il potere assoluto
pronto a divorare i più deboli, senza un adeguato sistema di giustizia ed
equità. Un rimando implicito alle difficili tematiche sociali e politiche del
Tibet, che saranno approfondite con la presenza del Lama Alak Rinpoche, il
rappresentante in Italia del Dalai Lama che porterà il suo messaggio di pace al
Festival.
Il 4 giugno il LFF è stato protagonista della conferenza "Quando il
cinema diventa sviluppo" nell'ambito del Progetto Kublai del Ministero dello
Sviluppo Economico, un ambiente di progettazione pensato per i creativi e
orientato allo sviluppo locale. L'associazione culturale Allelammie,
organizzatrice del Festival, è stata elogiata per il lavoro svolto e per i
risultati ottenuti in questi anni, ed è stata indicata più volte come un
modello esemplare per i giovani creativi impegnati nella realizzazione di
progetti capaci di coniugare cultura e sviluppo, sia esso umano che
territoriale.
Nell'anno europeo del dialogo interculturale, gli organizzatori del
festival hanno scelto di proporre una nuova sezione: "Cinema e Volontariato",
promossa insieme al Centro Servizio Volontariato della Basilicata, a cui
parteciperanno filmmaker di associazioni ed organizzazioni umanitarie non
governative. Le tematiche dei cortometraggi riguarderanno la cultura della
solidarietà e della cittadinanza attiva, i diritti umani, le iniziative delle
organizzazioni di volontariato e il dialogo tra le culture.
Nel più che decennale percorso del LFF, i tedofori si stanno ormai
avvicinando alla meta, trasportando la fiamma che da un piccolo borgo della
Basilicata spanderà i colori della coesistenza di valori e culture oltre i
confini del cinema, illuminando per quattro giorni anche altri aspetti della
società umana.
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