Il Lucania Film Festival punta a far crescere
la visibilità per gli autori locali
La più importante rassegna internazionale di cortometraggi
della Basilicata non può che rappresentare anche la giusta occasione per stimolare
la produzione audiovisiva regionale. Per quei pochi che ancora non lo sanno, è
il Lucania Film Festival che, giunto quest'anno alla nona edizione, conferma la
sua vocazione di spazio in cui anche la creatività dei cineasti lucani abbia la
possibilità di cimentarsi con il linguaggio universale delle immagini e
crescere attraverso il confronto con colleghi provenienti da tutto il mondo.
Infatti, accanto alle altre quattro sezioni competitive -Fiction, Animazione, Cinergia, e la nuova Cinema e
Volontariato-, quella riservata al made in Basilicata, Lucania Film
Makers, conserva un valore simbolico, e allo stesso tempo rappresenta
un'importante vetrina cinematografica alla quale molti autori locali aspirano.
Se lo scorso anno era sufficiente iscrivere il proprio
lavoro a questa sezione, per la nona edizione si è deciso di fare un salto di
qualità, sottoponendo i quasi 20 corti pervenuti ad un'accurata selezione che
ne ha individuati solo 12. Una scelta che ha voluto evidentemente premiare la
qualità piuttosto che la quantità, se si considera che le opere che partecipano
quest'anno alla sezione lucana sono la metà rispetto ai corti visionati dal
pubblico del Lucania Film Festival 2007.
Il disagio giovanile è il tema privilegiato:
dalla prostituzione, al precariato dei ricercatori universitari, attraversando
il baratro che separa i sogni dalla dura realtà. C'è anche chi ha affrontato
soggetti di portata più ampia come la politica e il potere e chi, invece, non
ha voluto rinunciare a dare un sapore localistico al proprio lavoro,
raccontando storie tipicamente lucane come l'evacuazione dell'oramai paese
fantasma di Craco, in seguito alla frana che disgregò anche la sua comunità nel
1963.
E per non smentire la filosofia di base del
Lucania Film Festival -che il prossimo anno festeggerà il decennale-, la sua
anteprima sarà dedicata ad un famoso personaggio lucano, Carmine Crocco, il
brigante divenuto famoso per la tenacia, e a volte anche la ferocia, con cui ha
difeso i contadini lucani dall'oppressione dei potenti, all'epoca dell'unità
d'Italia.
La sua
storia è divenuta materia del film-documentario scritto e diretto da Antonio
Esposto e Massimo Lunardelli, dal titolo "Carmine Crocco-dei briganti il
generale", che verrà proiettato il 5 agosto a Montalbano Ionico, nel corso
dell'anteprima che fungerà da preludio alla quattro giorni pisticcese.
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