Comunicato stampa di Forza Italia - PDL
di Tursi
Sull'intervento
del Sindaco di Tursi Antonio Guida, pubblicato su "Il Quotidiano" del 27aprile,
il Coordinatore cittadino di Forza Italia (Pdl) Nicola Verde dichiara:
"Riscontro
ancora una volta falsità e menzogne nelle parole con cui il Sindaco Guida
vorrebbe giustificare l'attuale crisi politico-amministrativa che da nove mesi
imperversa nella maggioranza da lui rappresentata.
La
sua storia politica ha varcato ormai i confini di tutta la provincia, la sua
testardaggine nel mistificare la realtà è del tutto nota ma, nell'ultima
vicenda, quando si erge a tutore e paladino di un popolo, quello tursitano, che
negli ultimi mesi, ha registrato una ingovernabilità e fratture della maggioranza
da lui rappresentata, che ha dovuto subire le vessazione e le conseguenze di
questo suo atteggiamento, allora bisogna proprio ammettere che il colmo è stato
superato.
Nel
suo intervento parla di mancanza di sensibilità dei consiglieri della sua
maggioranza e di una mancata preoccupazione della disfatta sociale ed economica
a cui il paese andava incontro.
Ma
queste problematiche lo hanno mai toccato? Da persona sensibile ed attenta,
quale afferma di essere, avrebbe dovuto trarre le conclusioni più logiche alla
luce dei fatti che si sono verificati, e rimettere il proprio mandato di
Sindaco.
Al
contrario il suo attaccamento alla poltrona di Sindaco e ad altre poltrone che
occupa, e diciamolo pure, la fortuna di
cui gode e che lo sorregge anche nelle bufere, gli hanno impedito di prendere
la decisione più saggia e opportuna per il bene della comunità tursitana.
Questo
nostro primo concittadino parlando di incapacità nel superare i personalismi,
gli interessi individuali, la sete di poltrone, nella sua assoluta arroganza
politica non si rende conto di incarnare e dare
una rappresentazione solo di se stesso, visto che, mai nessuno più di
lui negli ultimi anni di politica attiva
ha occupato lo spazio e gli incarichi solo grazie ad amicizie politiche che in
questi anni ha saputo sfruttare senza lasciare spazio ad altri, ben
salvaguardando i suoi interessi personali o di familiari ed affini (incarichi
professionali e/o assessorili).
Inoltre rappresenta
l'esempio più eclatante di quanto e come la "casta" politica possa pesare nelle
tasche dei cittadini affidando ad una sola persona ben tre incarichi
regolarmente indennizzati ai quali non ha mai rinunciato. Nella passata
consiliatura ha percepito l'indennità, gli arretrati e la buona uscita, in
questa nel produrre ricorso insieme ai suoi amici non ha mancato di chiedere il
risarcimento per l'indennità di carica e continua ancora oggi a percepire le
prebende che gli provengono dalla carica di assessore provinciale, ottenuta
questa solo per "grazia ricevuta" quindi senza la necessaria legittimazione
della volontà popolare.
Nel
riferimento che egli fa al dibattito politico e alle sedi in cui deve
svolgersi, additando i nove consiglieri dimissionari (quattro di maggioranza)
come "carbonari", è opportuno rilevare che il nostro Sindaco da anni frequenta
la cittadina di Nova Siri, non certamente per recarsi nell'abitazione del
Segretario Comunale ma, per recarsi in altre sedi o abitazioni nelle quali egli
riceve istruzioni e direttive politiche che
puntualmente, trasferisce nella nostra comunità, dimenticando di fare
gli interessi della comunità che rappresenta, vedi "Ben 350 milioni di vecchie
lire" che il comune di Tursi vanta nei confronti di Nova Siri dalla passata
amministrazione.
Infine
voglio precisare che gli uomini politici, hanno il dovere nei confronti di chi
li ha eletti e del territorio chiamati a rappresentare, di garantire la
legalità e la volontà di tutti i cittadini, ivi compresa la volontà dei
consiglieri dimissionari, per cui l'intervento e l'espressione di solidarietà del Sen. Latronico sono legittimi ed
opportuni e non rappresentano, come si vorrebbe far credere, un'invasione di campo nelle vicende del
nostro comune.
L'unico
sentimento, necessità o bisogno che si può cogliere nell'atto urgente e
straordinario di surroga degli otto (+uno) consiglieri comunali è
un'inesauribile sete di vendetta e giustizialismo di questi "signori", che dopo
scellerati accordi, reiterati insuccessi e perdita di consensi (oggi la
rappresentatività della maggioranza equivale a meno di un quinto), hanno
operato scelte e intrapreso strade che contrastano con le normali regole
democratiche gettando la popolazione tursitana nella ingovernabilità assoluta e
facendo del terreno politico uno scontro individuale e personale.
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