LE RAGIONI DI UNA SCELTA di Ignazio Petrone
Segretario provinciale PD Potenza -
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Sarebbe
stato più opportuno che il Congresso del Partito Democratico e le primarie per
l'elezione dei vertici del partito si tenessero a scadenza naturale o perlomeno
dopo le elezioni regionali del 2010. Le primarie del 14 ottobre 2007 sono
troppo vicine per spiegare ai cittadini del perché ritorniamo a parlare, ancora
una volta, di noi stessi e della vita interna del partito, invece di dedicare
le nostre energie alla risoluzione dei problemi del Paese ed
all'amministrazione dei territori.
In
Basilicata il Partito Democratico, più che in altre regioni, ha saputo
affrontare meglio il delicato processo costituente e la complessa fase di
costruzione e radicamento territoriale. Tant'è che il nostro progetto politico,
i nostri programmi, le nostre candidature e la stessa guida della coalizione
sono state premiate, più che altrove, nelle ultime elezioni. Quindi, dobbiamo
provare a far percepire questa fase, agli iscritti e ai cittadini, come
conclusiva di un processo costituente, iniziato due anni prima con le Primarie
plebiscitarie e che si conclude oggi,
come dice Bersani, con un vero congresso fondativo. Un appuntamento che sappia
fare sintesi di questi due anni esaltanti, ma travagliati, per verificare la tenuta attuale del progetto politico e
definire identità e percorsi chiari. Un partito inclusivo e non esclusivo,
riformista e moderato, con una chiara identità , che recepisca a pieno le
radici cattoliche democratiche, socialdemocratiche e liberaldemocratiche, poste
già a fondamento dell'Ulivo.
Un
partito che consideri una grande conquista della nostra democrazia il
bipolarismo, senza confonderlo con il bipartitismo, che sia a vocazione
maggioritaria, ma consapevole di non essere autosufficiente e di non poter
prescindere da una ampia, chiara,
coerente e sana strategia delle alleanze. Tutto ciò, richiede a noi
tutti un impegno non indifferente nei prossimi mesi. La scelta della linea
politica è fondamentale, così come
quella della classe dirigente che dovrà attuarla. In Basilicata, da qualche
giorno, sono state ufficializzate le candidature alla segreteria regionale,
tutte autorevoli ed espressione delle diverse mozioni e candidature a segretario nazionale. Il Pd
di Basilicata credo, debba optare per una scelta chiara, di lungo periodo e
coerente con il percorso fin qui svolto.
Un
partito che in Basilicata ha coinvolto e valorizzato generi e generazioni,
competenze ed esperienze, territori e culture politiche, non può tornare
indietro. Ecco perché, tra tutte, ritengo la candidatura di Roberto Speranza in
linea con ciò che in questi due anni abbiamo fatto e detto ai lucani, per il Pd
e del Pd. Dopo la elezione, con le primarie del 2007, di un giovani segretario
regionale non possiamo ritornare al passato, abbiamo il dovere di credere nelle
nuove generazioni, di fidarci e di affidarci. Nel Pd dobbiamo mettere tutti
nelle condizioni di partecipare, dando il meglio di sé, nei diversi ruoli e
nelle diverse funzioni, istituzionali e di partito, senza sterili
contrapposizioni tra generazioni, generi, territori ed aree politico-culturali,
evitando cumuli di incarichi e sovrapposizioni tra istituzioni e partito al
corrispondente livello, come peraltro sancito dalla Statuto.
La
linea politica e l'impegno di questi 20
mesi, alla guida della segreteria provinciale del Pd, mi convincono
profondamente nella scelta di sostenere Roberto Speranza. Quando accettai
l'incarico di segretario ritenni opportuno rimettere il mandato di Presidente
del Consiglio Provinciale e rinunciai a priori, ad una ricandidatura consiliare
o di vertice alla Provincia di Potenza, per espletare meglio, senza conflitti
ed appieno, il ruolo di partito. In ciò, mi sono ispirato molto alla mia esperienza
di amministratore locale ed ho ritenuto, opportuno ed imprescindibile, che la
scelte su alleanze, programmi e candidature, venissero dalla base, dai
territori ed in particolare dai dirigenti locali e provinciali di partito,
oltre che dagli amministratori.
Questo
modus operandi, in una situazione difficile di crisi sociale, economica e
politica, ci ha consentito di elaborare una strategia vincente, solide
alleanze, un serio programma di governo e candidature forti e rinnovate, che
hanno portato alla elezione di un giovane Presidente alla Provincia di Potenza
e di giovani e nuovi amministratori locali nel Consiglio Provinciale. Per
questo credo, con il coinvolgimento e il contributo di tutti, si debba
continuare a dare seguito ad un graduale, equilibrato, ma continuo rinnovamento
generazionale nel partito e nelle istituzioni. Non si può pensare di arrestare
questo processo, naturale e irreversibile, ne che sia stato solo una parentesi,
iniziata con la segreteria regionale e conclusa con la Presidenza della
Provincia di Potenza. Roberto Speranza, per l'impegno e le qualità dimostrate
nella giovanile democratica e nelle istituzioni comunali, è un giovane non
scelto a caso. Il suo percorso di formazione politica ed amministrativa lo ha
forgiato come dirigente di partito all'altezza del compito e della sfida, per
il Pd e per la Basilicata.
Ignazio
Petrone
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