Tre giorni di confronto e di
discussioni, per un'Italia che è cambiata e si sta faticosamente aprendo
all'accoglienza. La
Migrantes con i suoi Direttori Regionali si è
confrontata a Matera sul dialogo interculturale e sulla "Carta dei valori,
della cittadinanza e dell'integrazione".
I lavori sono stati introdotti
da S.E.Mons. Salvatore Logorio, Arcivescovo di Matera.
"Abbiamo riflettuto sui vari
ambiti della mobilità umana e sulle varie problematiche ad essa connesse", dice
il Direttore Generale, Mons. Saviola. "Lo abbiamo fatto come Chiesa,
riflettendo in modo particolare sulla realtà e sulla difficoltà del dialogo,
non solo con chi parte, con chi arriva, o con chi vive l'esperienza del
nomadismo, ma anche con il tessuto sociale delle nostre comunità sociali ed
ecclesiali. Già il dialogo ordinario è di per sé difficile; figuriamoci far
dialogare persone con culture e valori diversi".
E' opportuno che i vari
contesti umani ed ecclesiali possano programmare insieme iniziative comuni e
concrete a sostegno delle tante persone che vivono l'esperienza della mobilità.
Così come è importante il confronto con organismi diversi, enti pubblici e privati, associazioni
cristiane e laiche. Durante i lavori del Convegno è emerso ancora una volta che
la mobilità umana sta trasformando profondamente la nostra società, rendendola sempre
di più a "colori e suoni diversi". Tale
trasformazione non è negativa, ma può e deve diventare profetica...deve essere
letta come un segno dei tempi che il Signore offre per realizzare più e meglio
la dimensione missionaria della Chiesa.
Dalle riflessioni si è
evidenziata la lunga esperienza ecclesiale maturata nei contesti migratori. Assieme
a questa è emerso che la prassi ordinaria, spesse volte, supera la facile teorizzazione
e che la storia è scritta anche dai poveri, da chi lotta ogni giorno per
piccole conquiste...tanti piccoli gesti che lentamente creano opinione, allargano
le vedute, stimolano un dialogo opportuno che dovrebbe diventare sempre più ampio.
I Direttori Regionali hanno
convenuto sull'idea che la pastorale migratoria deve sempre più diventare
strumento di "nuova evangelizzazione",
come più volte richiamato da Giovanni Paolo II. Ed è stata esaminata in
profondità la "Carta dei valori, della cittadinanza e dell'integrazione", come
strumento offerto per cercare sempre più un terreno comune sul quale
incontrarsi e sul quale lavorare insieme per una società coesa attorno a valori
condivisi.
L'Arcivescovo di Potenza,Mons.
Agostino Superbo,Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana,ha chiuso
i lavori ed invitato tutti alla collaborazione solidale,alla concretezza del
dialogo e del confronto in una società in cui la globalizzazione degli
interessi economici tende a prevalere sempre più sui bisogni essenziali delle
popolazioni più povere.
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