Nicola Minichino rieletto
presidente regionale dell'Ugc Cisl. Il settore primario lucano
passato ai "raggi x" durante il Congresso regionale della categoria
Montemurro - Nicola Minichino è stato
rieletto presidente regionale dell'Ugc Cisl. A deciderlo i quaranta delegati
chiamati oggi a raccolta durante il VII Congresso regionale della categoria
tenutosi a Montemurro nella "Masseria De Crisci". A presiedere i lavori, Franco
Verrascina, presidente nazionale dell'Ugc (Unione generale coltivatori) Cisl.
Presenti i segretari confederali regionali Cisl di Basilicata, Enzo Zuardi,
Giuseppe Camardo, il segretario provinciale di Matera, Giuseppe Amatulli ed il
segretario generale, Nino Falotico che ha proclamato gli eletti. Durante il
dibattito in mattinata è intervenuto anche l'assessore regionale all'Agricoltura,
Vincenzo Viti, uscito tra gli applausi.
Dettagliata
e puntuale è stata la relazione di Minichino che non solo ha focalizzato tutti
i problemi del mondo agricolo regionale, ma ha prospettato alla platea alcune
soluzioni. "A fronte di un potenziale ancora tutto da scoprire e da valorizzare
- ha detto il leader regionale di categoria - è necessario tuttavia trovare con
urgenza una soluzione agli annosi problemi che affliggono gli agricoltori della
regione: le precipitazioni nevose dell'ultimo periodo hanno messo in ginocchio
intere aziende zootecniche; le frane conseguenti stanno completamente isolando
intere contrade ed aziende agricole, rovinando anche le stesse strutture e
compromettendo i futuri raccolti cerealicoli; le calamità pregresse hanno
lasciato le imprese agricole ancora in attesa di risposte; gli istituti di
credito oggi, vedendo l'imprenditore agricolo solo come un cliente
potenzialmente insolvente, non concedono più nemmeno il credito di conduzione.
Risulta indispensabile - ha concluso Minichino - politiche mirate sul piano
regionale nelle direzioni della competitività della singola azienda e
dell'agricoltura in generale, delle filiere produttive; della valorizzazione
della qualità e della tipicità del prodotto territoriale; dello sviluppo delle
attività connesse all'agricoltura, che creino un vero e proprio indotto del
comparto". Incisivo l'intervento di Amatulli: "Oggi si compra meno frutta - ha
spiegato - a causa della crisi dei consumi. Le banche devono iniziare ad
erogare il credito al sistema produttivo, fondamentale per l'agricoltura. Ma il
credito va usato in maniera mirata, bisogna d'ora in avanti centellinare le
risorse. Il flusso del danaro è molto lento e va ottimizzato. Dal governo
nazionale - ha concluso - rivendichiamo aiuto in tal senso".
Il
segretario Dal leader nazionale Ugc Cisl, Verrascina le conclusioni: "La crisi
- ha esordito - è figlia di questo susseguirsi di riforme della Pac (Politica agricola
comunitaria). Ma è dovuta anche ai tanti scandali che interessano il settore
agricolo e che nulla hanno a che vedere con l'agricoltura".
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