Nucleare: barre di Elk River, restituzione agli Stati Uniti e il ruolo delle istituzioni |
|
|
|
domenica 16 maggio 2010 |
NUCLEARE : BARRE DI ELK
RIVER, RESTITUZIONE AGLI STATI UNITI E IL RUOLO DELLE ISTITUZIONI
Gli Stati Uniti a fine marzo di quest'anno hanno raggiunto un accordo con
l'India per il ritiro delle scorie radioattive derivanti da impianti nucleari
civili a seguito di lavorazione del combustile nucleare (quindi trattamento o
riprocessamento). Perché tutto questo non vale per l'Italia e in particolare
per le barre americane di Elk River riprocessate presso il centro nucleare
della Trisaia? Per ironia della sorte l'India è l'unica nazione al mondo che
utilizza anche il ciclo uranio torio proprio come l'impianto Itrec di Trisaia
.Dopo il 2003 il movimento antinucleare lucano fece notare alle istituzioni che
esisteva un contratto di lavorazione sulle barre di Elk River (custodite
all'Itrec) degli anni sessanta ,che prevedeva la restituzione del prodotto
finito e dei residui di riprocessamento (ciclo uranio torio) ai legittimi
proprietari americani. Allo stesso modo in cui contrattualmente l'Italia ha
mandato a riprocessare il combustibile della centrale di Caorso in Francia e
che dovrà ritornare nel 2017 in Italia con maggiori quantità di rifiuti residui
del riprocessamento.Cosa che non è avvenuta per le barre di Elk River
dell'Itrec poiché Sogin disse che non esisteva in Francia una tecnologia per
riprocessare il ciclo uranio torio. La Sogin inoltre affermò che l'ex CNEN
aveva acquisito il diritto di proprietà di queste barre , mentre ci fu negli
anni 90 una causa instaurata dal governo italiano contro gli USA e giudicata
dal giudice Stanley Sporkin sulla restituzione delle barre. Il giudice
americano non volle affrontare la questione da un punto di vista giuridico e
rimandò la controversia a una questione diplomatica tra i due stati.
Gli
antinuclearisti americani sulla questione invece sono più che convinti che se
l'Italia si fosse appellata al giudizio del giudice Sporkin avrebbe vinto la
causa. Dal 2003 ci sono state diverse interrogazioni parlamentari sulla
restituzione delle stesse barre agli Stati Uniti. Ci fu anche un tentativo
d'interessamento della Regione Basilicata, ai tavoli della trasparenza, verso
il governo nazionale prima governato da Berlusconi e poi Prodi senza giungere a
nulla. . Lo stesso generale Jean ipotizzò una restituzione delle barre nel
piano americano di recupero del materiale strategico potenzialmente
utilizzabile per la costruzione di bombe definite "sporche", ma senza giungere
a nulla. Non a caso le stesse barre sono definite nel contratto americano
"weapons grade" ossia "grado di armi" . Fatto sta che se le barre di
Elk River vengono restituite all'America con i residui radioattivi di III
categoria il sito di Trisaia si declassa e si presta da subito a una
riconversione produttiva in attività eco-industriali, di ricerche e in
una scuola per le energie rinnovabili. Nel Minnesota nella centrale nucleare di
Elk River sono stoccate ben altre 200 barre uguali a quelle custodite nel
centro della Trisaia di Rotondella. L'Italia inoltre è
presente nel contingente NATO e sarebbe più facile ritirare
eventuale materiale militare strategico visto i programmi
internazionali di riduzione degli armamenti atomici.
La Sogin inoltre ha
instaurato ottimi rapporti con gli USA con l'omonima americana 'Energy
Solutions per il trattamento delle scorie italiane di alcuni siti nucleari
italiani che saranno trattate in America. La messa in sicurezza delle
barre di Elk River e dei liquidi ad alta attività derivanti dal riprocessamento
costerà al contribuente qualcosa come 48 milioni di euro. Perché mai gli Stati uniti
non dovrebbero collaborare con l'Italia anche da un punto di vista
economico e rispettare un eventuale contratto stipulato sul combustibile
nucleare? Le Istituzioni,Regione e parlamentari con qualche sforzo in più
approderebbero sicuramente a migliori risultati affinché gli Stati uniti si
riprendessero le barre di Elk River visto tutti i fattori contingenti
favorevoli alla causa. Allo stato attuale le barre di Elk River invece pesano
come un macigno e creano un pericoloso precedente per candidare il sito di
Trisaia a sito provvisorio definitivo per la III categoria dei rifiuti
radioattivi (quelli più pericolosi) poiché il capannone che vuole realizzare
Sogin in Trisaia per la III categoria( previsto dalla
procedura di V.I.A ora al vaglio Ministero dell'Ambiente ) è
sovradimensionato per le reali necessità.
(ANSA) - WASHINGTON,
29 MAR - Gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con l'India per il ritiro
delle scorie nucleari derivanti da impianti nucleari civili. Lo ha reso noto il
Dipartimento di Stato Usa. L'accordo e' uno degli elementi essenziali
dell'intesa sul nucleare firmata tra Usa e India nel 2008. L'accordo prevede
che l'India, dopo l'utilizzo del combustibile fornito dagli Stati Uniti,
proceda al ritiro delle scorie. Verrà facilitata la partecipazione delle
società Usa dell'energia nucleare civile.
|