PROGETTO DELLA GEOGASTOCK, IN SPREGIO ALLA SALUTE
UMANA, ALL'AMBIENTE E AL TERRITORIO
L'Associazione
"Ambiente e Legalità" di Ferrandina e la OLA, Organizzazione Lucana Ambientalista, nel ribadire
la netta contrarietà al progetto di costruzione di una centrale di compressione
di gas naturale proposto dalla società Geogastock
SpA, ne ribadiscono le ragioni:
la
centrale di compressione sorgerebbe all'interno di un area (a meno di 500 metri) già interessata da un progetto di costruzione di
una centrale a ciclo combinato da 400 MW di produzione di energia elettrica.
In
assenza, da parte della Regione Basilicata, di strumenti cogenti di
pianificazione in materia di qualità dell'aria, in presenza di un procedimento
amministrativo-autorizzativo non concluso, relativo al progetto di centrale a
turbogas della Basento Energia srl, che nel frattempo ha ottenuto il parere
favorevole di compatibilità ambientale della Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente,
in presenza, infine, di un progetto di rigenerazione di oli esausti al cui
interno è prevista la costruzione di un termo-distruttore, le cui quantità
emissive sono ai più sconosciute, farebbe sì che qualunque autorizzazione o
espressione di parere favorevole da parte della Regione Basilicata, dei Comuni
interessati nonché della Provincia di Matera al progetto della società
Geogastock SpA, si esprimerebbe in deroga (spregio) all'ottemperanza da parte
di qualunque organo istituzionale, delle leggi dello Stato e dell'Unione
Europea, oltre che in spregio alla salute umana e all'ambiente.
Inoltre non comprendiamo come un "pezzo
di terra" di 25.000
metri quadrati
incastonato tra due aree (ex centrale di desolforizzazione ENI e sotto-stazione
ENEL), rientranti nel sito di bonifica di interesse nazionale della Val
Basento, possa essere "esterno" al sito stesso. Ancora più paradossale se
consideriamo il fatto che probabilmente, sino a qualche tempo fa, lo stesso "pezzo
di terra" avrebbe usufruito di contributi europei per varie colture
biologiche.
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