OLA: PETROLIO, SCONOSCIUTI
I DATI SUGLI INQUINANTI PIU' PERICOLOSI
La OLA (Organizzazione Lucana
Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni,
Comitati, Movimenti e Cittadini - sollecita la Regione Basilicata
a migliorare ed intensificare l'azione di monitoraggio ambientale, con la
diffusione dei dati relativi a tutti gli inquinanti petroliferi che, attualmente,
vengono rilevati dalle compagnie petrolifere nel doppio ruolo di controllori-controllati
e solo parzialmente, dall'ARPAB.
L'annuncio
dell'intensificazione delle estrazioni petrolifere ENI in Val d'Agri e l'inizio delle attività della Total nelle valli
del Sauro-Camastra comporterà, conseguentemente, un aumento considerevole delle
emissioni inquinanti durante l'intero ciclo petrolifero: dall'estrazione al
trasporto ed al trattamento presso i due Centri Oli di Viggiano e Corleto
Perticara, quest'ultimo in fase di realizzazione.
Attualmente
i dati sul monitoraggio ambientale risultano fortemente carenti per numero e
tipologia di sostanze pericolose rilevate, molte delle quali sono - invece - fortemente
dannose per la salute e l'ambiente. Esse vengono immesse nell'aria, nell'aria e
nel suolo e finiscono nella catena alimentare e quindi nel corpo umano. E' il
caso ad esempio dell'idrogeno solforato (H2S), un gas velenoso che, se assunto in
dosi elevate attraverso la respirazione ed il contatto può portare a gravi
malattie a carico del sangue e del sistema nervoso, provocando danni
irreversibili che possono causare menomazioni permanenti, tumori e morte. L'Idrogeno
solforato è un gas acido corrosivo. Esso non viene completamente eliminato dai
sistemi tecnologici che sovrintendono all'estrazione, al trasporto ed alla
trasformazione del greggio estratto presso il Centro Oli di Viggiano durante il
ciclo di idro-desulfurizzazione.
Nonostante
la sua presenza e l'elevata pericolosità dell'H2S, è gravissimo che non siano
noti i dati misurati per questa sostanza chimica che sembrerebbe non essere
addirittura rilevata né dalle centraline ENI né da quelle dell'ARPAB. Analogamente,
per altre sostanze chimiche come i cosiddetti I.P.A. (Idrocarburi Policiclici
Aromatici) per i quali non sono disponibili dati aggiornati periodicamente,
fatta eccezione per alcuni monitoraggi effettuati in passato e per brevi
periodi dalla Società Metapontum Agrobios.
La OLA ritiene inaccettabile che la Regione Basilicata
tagli proprio ora i fondi a questa società mettendo in pericolo il lavoro
svolto dai ricercatori impegnati nella società a totale capitale pubblico (95%
Regione e 5% ALSIA), in un momento in cui l'unico organismo pubblico deputato
ai controlli ambientali è l'ARPAB che attraversa tra l'altro una profonda crisi
gestionale. Tale situazione evidenzia forti responsabilità del massimo Ente
territoriale nell'attuazione dei Protocollo di Monitoraggio Ambientale inserito
tra l'altro negli accordi tra Regione e compagnie petrolifere proprio a
garanzia della salute dei cittadini.
Secondo
la OLA i
cittadini, specialmente quelli residenti nei pressi del centro Oli di Viggiano
e del costruendo Centro Oli di Corleto, devono essere in condizione di
conoscere in ogni momento i rischi che comportano tali attività industriali
attraverso monitoraggi costanti di tutte le sostanze chimiche potenzialmente
dannose, prodotte durante le fasi di lavorazione del petrolio, attuando piani
di allarme ed evacuazione supportati da dati certi rilevati da Enti pubblici che
- invece - attualmente non si conoscono, nonostante gravi incidenti già verificatisi
in passato presso il Centro oli di Viggiano e in alcuni pozzi petroliferi che
hanno causato presumibilmente il rilascio di forti concentrazioni di H2S ed
altre sostanze pericolose. A tal proposito la OLA chiede, oltre al monitoraggio costante di tutte
le sostanze potenzialmente pericolose da parte di ARPAB e Metapontum Agrobios
(compreso l'H2S e gli IPA nell'aria, suolo e acqua) con la diffusione dei
valori rilevati, l'organizzazione di screening periodici per quelle comunità
che sono costrette a vivere in prossimità dei Centri Oli di Viggiano e Corleto
Perticara anche al fine di prevenire danni alla salute dovuti agli inquinanti
di origine petrolifera a cui sono esposti.
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