Popolari Uniti: l'ambiente in Basilicata, questione pregiudiziale per tutti i livelli di governo locale
La
questione ambiente in basilicata è una questione pregiudiziale rispetto ad ogni
politica settoriale. Essa deve pervadere congiuntamente e sinergicamente tutte
le principali Istituzioni regionali e cittadine, diventando una sorta di
preambolo alla programmazione degli enti locali. Quanto
sta avvenendo in tema di sfruttamento delle risorse, quanto si sta muovendo,
purtroppo, su quello di una possibile allocazione di deposito di rifiuti
nucleari, debbono costituire un monito ed un invito a mettere in campo una
strategia globale ed unitaria per difendere la basilicata, il suo territorio,
il suo ambiente. Non
possiamo più consentire che il suolo sia
depredato, depauperato e danneggiato irreversibilmente.
Nelle
ultime ore sono apparse due notizie sulla stampa locale: una riguardante la
domanda proposta da una multinazionale alla Regione, volta ad ottenere
l'autorizzazione per la ricerca di idrocarburi nella zona del
Vulture-AltoBradano; l'altra inerente la presenza di una grossa chiazza di
colore scuro nella diga del Pertusillo. Le autorità starebbero indagando sulla
sostanza. Ad ogni buon conto, senza voler mutuare quanto sostenuto dalle popolazioni
locali, nei pressi dell'invaso artificiale insiste un centro oli e uno dei più
importanti giacimenti petroliferi della
nazione. E' di tutta evidenza che è necessario far luce sulla questione, non
dimenticando che il Pertusillo è il principale fornitore d'acqua per uso
alimentare per il Materano e la Puglia.
Appare
necessario mettere in campo una strategia, anche interregionale, di controllo
delle falde acquifere, di vigilanza sulle fonti di inquinamento, di controllo
dell'attività performativa, non potendosi affidare al buon cuore delle società
petrolifere, il cui sguardo non va al di là del portafoglio.
Il
Comune capoluogo ad esempio utilizza a fini potabili gran parte dell'acqua del
Camastra, a pochi chilometri in linea d'aria dal territorio di Corleto e
Gorgoglione oggetto di un pesante insediamento di accumulo della risorsa
petrolifera: una politica di controllo dell'invaso, del suo percorso
d'accumulo, non solo è utile, ma è indispensabile ed urgente.
In
questa regione l'ambiente è il filo che deve tenere insieme le politiche di
sviluppo di gran parte dei territori: affinché i programmi non siano inficiati
all'origine, è indispensabile che le politiche di salvaguardia, di controllo e
di vigilanza sull'uso della risorsa petrolifera vengano sviluppate a tutti i
livelli e con il massimo di efficacia.
Una
buona partenza di questa legislatura regionale sarebbe un consiglio regionale
aperto ai sindaci della Regione e ai movimenti ambientalisti sul tema di una
strategia unitaria di difesa dell'ambiente. Come dire niente slogan e fatti ed
atti concreti.
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