Ho
sempre rifiutato personalmente i toni aspri ed il ricorso alla volgarità, ma le
dichiarazioni diffuse a mezzo stampa da parte di alcuni esponenti politici del
centro sinistra lucano richiedono quantomeno qualche riflessione e risposta,
che chiariscano ancor di più l'azione politica dell'IDV lucana.
Sono
anni che stiamo ponendo al centro della politica lucana la trasparenza
amministrativa, auspicando la messa in campo di azioni che consentano a tutti,
e non ai soliti amici, di poter concorrere nella libera e legittima ricerca del
lavoro. A recinti chiusi promettere trasparenza è una vera e propria presa in
giro.
Poi se
si guarda a fondo la lunga sequela dei nomi assunti o nominati non si va oltre
quelli alcuni partiti. Coincidenza, bravura. Bo! Lasciamo l'interrogativo a
qualche commentatore politico con potere esclusivo di dire nello stesso tempo
tutto ed il contrario di tutto.
Non
credo che siano cose dell'altro mondo quelle che si dicono e si sostengono con
convinzione, né vi è contraddizione con l'essere in Giunta, perché né su queste
cose né su altro vi è l'obbligo dell'obbedienza, vi sono soltanto i
convincimenti politici, di cui ognuno è portatore.
Di
rimando si accusa l'IDV di essere giustizionalista. Ma cosa centra con la
richiesta di bisogno di normalità nella gestione della cosa pubblica?
E
ancora i dipietristi sono dei moralisti o dei pseudomoralisti, bollando così
tutto ciò che ormai è invece richiesto dal buon senso comune, perché trattasi
di prassi divenute ormai insopportabili. E le bolle sono tanto più dure e aspre
quando sono poi gli amici a beneficiare dei favori, quelli più ubbidienti, più
fedeli, quelli mai disposti a tradire il capo, altrimenti si è bollati come spazzatura.
E mi chiedo ancora: la richiesta di giustizia
(io la definirei piuttosto di normalità quotidiana) e di moralità sono valori
negativi in questa nostra società o di contro non è negativo chi questi valori
non li ha o non li avverte?
Tutto
questo è contraddittorio con lo stare in Giunta? No, lo sarebbe se l'Assessore
Autilio si fosse adeguato o avesse praticato prassi che così duramente contestiamo
ad altri.
L'IDV è
pronta a lasciare l'assessorato, dato che altri già scalpitano, assicurando,
così come già è avvenuto in passato,
piena ed assoluta obbedienza. Ma a ciò non si possono addurre pretestuosi
ragionamenti politici. Non è l'Italia dei Valori ad essere stata bollata
dall'elettorato, né aver determinato la scomparsa di alcune formazioni
politiche, già ridotte al lumicino prima ancora della competizione, né di voler
lucrare consensi a discapito del PD.
Ma
si guardi bene: pur di superare i tanti, troppi problemi interni (diatribe) il
PD fa in fretta e con puntuale cinismo a scaricarli sui partner, trovando il
giusto collante non sulle questioni politiche, ma sugli assetti di potere tanto
da soddisfare tutte, ma tutte, le variegate anime interne.
Come
IDV, dopo il risultato elettorale, avevamo posto all'attenzione alcune
questioni politiche, che potevano portare ad una maggiore serenità all'interno
del centro sinistra lucano.
Intanto
bisognava prendere atto che la situazione politica nazionale e regionale era
profondamente cambiata e che questo richiedeva nuovi assetti, nuove intese,
prediligendo i rapporti tra i partiti e non tra le persone. Niente di tutto
questo, neanche una riflessione politica.
Successivamente
si doveva procedere a dare una forte accelerata alle riforme, sulle quali
abbiamo prodotto tante proposte (occorre però leggerle ed avere l'umiltà di
confrontarsi). Le riforme sono state approvate, ma su di esse abbiamo sempre
mosso molte perplessità, chiedendo riforme utili alla collettività lucana e non
agli apparati di partito e che potessero produrre significativi risparmi e
maggiore efficienza della cosa pubblica. Attenderemo pazientemente nel tempo di
vedere qualche minimo esito positivo.
Terza
questione era quella di promuovere una vera e propria discontinuità nella
gestione e nella individuazione degli uomini nelle tante nomine fatte ed ancora
da farsi.
Ma come
si può ben intuire da tutto ciò che è avvenuto a partire dalla SEL a finire
oggi all'Aquedotto lucano tutto rimane inalterato. E se tanto mi da tanto nulla
cambierà per i prossimi appuntamenti elettorali, con il solo risultato che
anche l'IDV si potrà rendere corresponsabile dell'immobilismo e dell'asfissia
politica in questa regione.
Stando
così le cose e se oggi non interviene un profondo chiarimento con il PD e con
il Presidente De Filippo nulla lega l'IDV a questa coalizione, visto anche
l'ostracismo messo in campo per la non piena funzionalità del Dipartimento Cultura e Formazione.
Il
Coordinatore Regionale dell'Italia dei Valori
Aldo Michele Radice
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