SCAGLIONE: Dire grazie a testimonial gratuiti della Regione è un dovere
Il caso Cappelli-D'Orrico sul Magazine "Corriere della Sera"
Meno esperti stranieri più immagini vere per promuovere la Basilicata.
Utilizzare al meglio la stampa
locale
Sulle scelte che l'attività di
promozione del turismo in Basilicata sta avviando, mi sento di condividere le
preoccupazioni di alcuni colleghi consiglieri regionali, in ordine al metodo di
individuazione di "esperti" internazionali che dovrà accompagnare la fase di
programmazione delle attività locali.
Non è una valutazione pregiudiziale,
sia chiaro, ma la rappresentazione di uno stato di disagio complessivo che
avvertono alcuni operatori del settore e più in generale anche manager
qualificati del settore promozione turistica e organizzazione di eventi, che si
vedono messi ai margini dalle azioni che l'Apt da un lato e le programmazioni
locali dall'altro, stanno ipotizzando ad esempio per il Senisese o per
concertare interventi nel settore turistico della Val d'Agri, del Pollino e del
Vulture.
Il fallimentare e strumentale
ricorso alla long list di alcuni mesi fa, ha prodotto effetti ridotti se non
fin troppo "parziali" mentre nel complesso delle azioni basterebbe anche
leggere i giornali, i magazine o le riviste specializzate per capire che forse
una occasione di promozione del territorio secondo nuovi schemi è stata persa.
Prenderei ad esempio lo spottone
gratuito che un giornalista-intellettuale-recensore di libri, come Antonio
D'Orrico sta facendo da settimane attraverso la critica libraria di uno dei più
bei libri scritti da quel fenomeno del momento che è Gaetano Cappelli sul
settimanale del Corriere della Sera (il più venduto tra i magazine in
accompagnamento dei quotidiani) parlando ora di Potenza, ora della Basilicata e
delle sue beltà, ora della costa di Maratea definita tra i più bei trenta posti
al mondo, per capire che è forse quella la strada della suggestione collettiva
che manca in questa regione.
Utilizzare le potenzialità
regionali, i legami affettivi che con questa terra hanno anche firme illustri
della stampa italiana, caratterizzare attenzioni verso tali momenti di
confronto nazional-popolare che oggettivamente solo la stampa locale riesce a
fare e per la quale va ipotizzata una forma di incentivazione ancor più diretta
e mirata verso le aree contermini (la
Puglia, la
Campania, la
Calabria, il basso Lazio) è forse il segno di una scelta ben
precisa che la nostra regione dovrebbe fare per far affermare sempre più il suo
territorio e le sue peculiarità.
Un utile ricorso dunque al
confronto aperto che ritengo debba essere al centro del nostro partecipare alla
vita delle scelte nuove che la Regione
Basilicata si appresta a fare. E in periodo di vacanze
estive, parlare di noi e della nostra capacità di renderci visibili con le
nostre ricchezze, in questo momento, credo sia cosa buona e giusta.
Luigi Scaglione
- Capogruppo Popolari Uniti Regione
Basilicata -
|