Dopo cinque giorni di immersione
nell'affascinante mondo del cinema, si è spenta la lanterna magica dell'ottava
edizione del Lucania Film Festgival che quest'anno ha irrorato col suo fascio di
luce le vie del nucleo originario di Pisticci, il medioevale Borgo Terravecchia
che, per l'occasione, ha interpretato la Cittadella del Cinema.
In un ambiente multietnico si è
potuta apprezzare quest'anno la qualità sempre più elevata delle opere pervenute
che hanno reso certamente meno semplice il raggiungimento di un verdetto
unanime tra i membri delle giurie impegnate nella loro valutazione, qualità
confermata dall'impatto che le immagini hanno avuto sugli spettatori che non
hanno risparmiato applausi. E' interessante notare che con la stessa intensità
è stata apprezzata anche l'opera vincitrice della scorsa edizione del festival,
Bench, proiettata nella penultima serata
del LFF alla presenza dell'autore, il giovane turco Tunay Sevinc, senza perdere
la forza del suo impatto visivo.
Tre le giurie che hanno lavorato
quest'anno: la prestigiosa giuria Internazionale (composta da Leopoldo
Santovincenzo, Ugis Olte, Michela Guberti, Tiziana Loschi e Daniel Erdelyi), la
non meno importante giuria Lucania Film Makers (Stefano Di Berardino, Cataldo
Colella, Antonio D'Andrea, Vincenzo Rosano e Carmela Casentino) e l'altrettanto
qualificata Giuria Sinergia costituita da Michele Colonna, cinefilo impegnato
nel settore dell'ambiente e dell'edilizia, dal naturalista e ornitologo Gianni
Palumbo e dal documentarista lettone Dainis Klava.
I giurati hanno potuto finalmente
rendere pubblico il loro giudizio in serata - dopo la proiezione delle ultime
quattro opere in concorso per la sezione Lucania Film Makers - durante la
cerimonia di premiazione che non poteva che avere come cornice la suggestiva
Sala Grande allestita presso il sagrato della Chiesa Madre che domina dall'alto
il rione Dirupo, palcoscenico della prime sette edizioni del LFF.
Tra la curiosità di tutti i presenti
e la trepidazione degli autori, i vincitori hanno ricevuto, oltre che le
ovazioni del pubblico, i trofei, altra punta d'orgoglio di quest'edizione, oggetti in ferro a forma di elle - logo
ufficiale del Festival - risultanti dall'incrocio tra un ciak e una pellicola
cinematografica, realizzati con la tecnica del laser dalle Officine Carlone di
Palazzo San Gervasio e colorati con cromature differenti a seconda delle
sezioni: nero per la sezione Fiction, bianco per la sezione Animazione,
grigio per la sezione Lucania Film Makers e verde per la sezione Sinergia.
Le ultime emozioni del Lucania Film Festival le hanno regalate i
norvegesi Greenland Whalefishers che, reduci dal successo in tutta Europa, si
sono esibiti nel coinvolgente e tanto atteso spettacolo che ha salutato le
platee. In realtà il sipario si è definitivamente chiuso soltanto dopo la
proiezione dei corti vincitori che, nonostante l'ora tarda, hanno continuato a
raccogliere applausi.
Per chi ha avuto la fortuna di fruire integralmente del ricco palinsesto
proposto quest'anno dagli organizzatori dell'evento, il LFF 2007 è stato un
lungo piano sequenza i cui protagonisti indiscussi, i corti, costituiscono
certamente il futuro della settima arte in quanto luoghi privilegiati
dell'innovazione e della sperimentazione.
Ufficio Stampa
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