"Da
lunedì 12 dicembre il treno Crotone-Milano non passa più da Policoro". A
sostenerlo è il consigliere comunale Giuseppe Ferrara. "Mi risulta che
Trenitalia abbia soppresso almeno 15 treni, nel centro jonico, nella tratta che
dalla Calabria porta alla Puglia su un totale di 35. La politica dei tagli
indiscriminati e senza logica ha colpito a dismisura anche la città jonica,
riferimento importante di tutto il circondario, e questo è un grave danno per i
viaggiatori che sceglievano come mezzo di spostamento il trasporto su rotaia.
Però la soppressione sia del Crotone-Milano di sera (20:05) che la mattina
(08:25), simbolo per tanti anni dell'emigrazione popolare verso il ricco e
opulento nord, è sbagliato perché ora prima di raggiungere il capoluogo
meneghino bisognerà, per chi sceglie treno, cambiare completamente tratta per
raggiungere la Puglia,
allungando i tempi di arrivo nelle stazioni del nord dove il treno si ferma.
L'utenza a Policoro prima della soppressione, giunta senza nessun preavviso,
era vasta e comprendeva anche cittadini della vicina Calabria e dell'entroterra
potentino, da Senise per fare un esempio. Ebbene questa decisione la reputo
sbagliata e cercherò di mettere in campo tutte le azioni possibili e
immaginabili, compreso un incontro con gli amministratori del circondario, per
sollevare il problema anche a livello istituzionale e capire il perché di
questa decisione, che fa il paio oltretutto con la soppressione di altre tratte
verso città tipo Roma e Torino. In aggiunta a questo disservizio c'è, mio
malgrado, da registrare anche l'eliminazione dei treni regionali.
La locomotiva
che prima partiva da Policoro alle 06:10 per arrivare a Taranto in tempo utile
sia per andare a lavoro che per studio non esiste più, e ora bisogna fare scalo
a Metaponto, cambiare "macchina" per poi giungere nella città dei Due mari dopo
circa 2 ore e venti minuti: una vera e propria odissea. Forse sarebbe stato più
opportuno sopprimere qualche treno in più, tipo quelli la cui ultima fermata è
Metaponto, per lasciarne qualcuno a lunga percorrenza in stazioni strategiche
di cerniera tra due o più regioni. Oltretutto i servizi sostitutivi degli
autobus di Trenitalia si sovrappongono a quelli di privati raddoppiando il
servizio di trasporto su gomma quando ci sarebbe bisogno invece di potenziare
quello su ferro. Non vorrei - conclude - che dietro ci sia un business tra pochi
e scapito di tantissimi utenti".
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