"Gli argini del Pescogrosso a Santiquaranta vanno messi in sicurezza", scrivono i residenti
C'è apprensione in
un gruppo di cittadini delle quattro palazzine della zona "167", nel rione in espansione
di Santiquaranta. Dubitano degli argini del torrente Pescogrosso, rovinati
dall'alluvione di marzo del 2011, quando un muro di sostegno è crollato sulla
parte destra per circa quaranta metri lineari.
"I danni sono rilevanti e
potrebbero mettere in pericolo la stabilità dei nostri fabbricati che si trovano
nelle immediate vicinanze", affermano in una lettera inviata lo scorso febbraio
al sindaco di Tursi, al Genio Civile di Potenza, al presidente della Provincia e al Prefetto di Matera. Da allora nessuna
risposta e niente ripristino, nonostante
che il corredo del materiale fotografico. Anzi, le ripercussioni di tale danno
sono evidenti già sulla viabilità d'accesso al paese, avendo causato il
restringimento di circa un metro, per precauzione e motivi di sicurezza, pure
segnalata da pali catadiottri, della nuova strada provinciale che da Ponte
Masone attraversa il nuovo quartiere.
I firmatari del documento, tra i quali Mino
Ligorio, Mario Barone e Vincenzo Modarelli, sollecitano un intervento urgente,
rassicurante e definitivo, per evitare che la situazione possa peggiorare in
casi di calamità naturali o con ulteriori precipitazioni abbondanti. E Andrea
Fusco, 54 anni e geometra, aggiunge: "Abbiamo informato prima il comune, sia di
persona che telefonicamente del rischio potenziale, ma senza risultati, poi le altre autorità competenti. Se dovesse
piovere come l'altro anno, potrebbe cedere anche la strada e in poco tempo
l'acqua arriverebbe nelle case. Non capiamo cosa si aspetti a ripristinare il
muro e a mettere in sicurezza il torrente".
In effetti, ai lati del lungo canale
le fondazioni sono state erose e i muri non ispirano molta fiducia, oltre al
tubo esterno dell'acqua potabile che attraversa il canale "in sospensione". Che
la situazione non appaia tranquilla lo conferma il crescendo di consensi alla
petizione indirizzata alle istituzioni preposte. Altri cittadini che abitano
vicino al torrente incanalato la stanno firmando. Tra costoro l'anziano Vincenzo
Francolino, che chiede "da anni di ripulire il torrente dove i muri sono più
bassi che altrove".
Salvatore Verde
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