"La grazia delle gambe" di Donato Fusco, a Marinagri di Policoro, domenica 7 agosto
Policoro - Gambe femminili in mostra in un inusuale concorso
estivo, all'insegna del benessere fisico ed estetico, pur se da sempre sprigionano
un forte impatto nell'immaginario sensuale maschile. Ideato da Donato Fusco,
visual artist lucano di Tursi, il "Fashion Show: la grazia delle gambe", si
volgerà domenica 7 agosto alle ore 19,30 a Marinagri di Policoro.
Le
concorrenti, infatti, sfileranno in tre uscite con diversi abiti e costumi e dovranno
realizzare uno sketch che meglio possa rappresentare la loro idea di seduzione
con gli arti inferiori, croce e delizia di tante donne non soltanto nel periodo
balneare. Scopo dell'evento è selezionare una ragazza per "Favolose
Gambe", un progetto fotografico sulla capacità attrattiva e quale
strumento comunicativo della parte bassa, dinamica ed esposta del corpo.
La
competizione sarà valutata da un gruppo di esperti: Luciano Nota, poeta,
declamato tra gli altri su Rai Radiouno a Zapping; Pino Lauria, artista visivo
e fotografo; Giuliana Ferrara, opinionista di radio Unis@und dell'Università di
Salerno; Antonella Laviola, della commissione Pari opportunità della Regione
Basilicata; Ekaterina Strogonova, top model nelle passerelle di New York,
Parigi, Londra. A sottolineare la ovvia serietà e il fine artistico e sociale della
passerella, il previsto dibattito che si spera ammirato, dopo gli interventi
sul tema "Gambe, seduzione e salute" di tre medici specialisti:
Giuseppe Tarantino, pediatra; Giambattista Parciante, ortopedico e traumatologo;
Pasquale Calbi, specialista in igiene e medico estetico.
Dunque, al "Fashion Show: la grazia delle gambe"
dell'eclettico Donato Fusco si reclutano ragazze in gamba per un progetto
fotografico. Più che la metafora dell'intelligenza ardimentosa, deve prevalere
l'anatomia giocosa della giovane abituata, oppure no, a fare il passo non si sa
se più lungo o meno della gamba, appunto. Non l'unità e l'armonia, ma un doppio
particolare della parte inferiore del corpo interessa nella circostanza. Certo,
le gambe sono anche fotogeniche, palpabili
e misurabili. Questo vale per tutte le specie animali, non
necessariamente bipedi. E il mondo dello spettacolo, per non dire l'assoluto specifico
della danza, non sarebbe (stato) lo stesso senza l'utilizzo e la bella mostra
di esse.
Fermo restando il dubbio del migliore angolo visuale, ci sono gambe inarrivabili
che si ammirano, altre che inducono a fantasticare, altre ancora slanciate e perfette,
magari perché miracolate chirurgicamente. Ma non possono mancare nell'umana
varietà quelle che spingono alla bonomia o all'ironia, nonostante i tentativi
di coperture, sgambate ovviamente. Perciò un modestissimo consiglio alle
partecipanti: in caso di non vittoria, è inutile darsi a gambe levate, con il
rischio che, stancandosi, non si abbiano più le gambe. Ormai con ci sono più
neppure le vecchie autolinee lucane di Gambacorta. Ci si potrà sempre consolare
con un trattato filosofico sulle gambe, che non c'è ancora ma di sicuro
qualcuno lo scriverà, prima o poi, perché anche le gambe pensano e fanno
riflettere. Anzi, facendo perdere la testa, senza incrociarle o accavallarle necessariamente,
le gambe aiutano ad andare lontano, com'è risaputo a livello mondiale, da
sempre, e come la storia insegna. In fondo, le gambe sono un mezzo sorriso, indulgente
e contagioso.
Verdiana C. Verde
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