Colobraro - Con la ristretta, quanto autorevole riunione mattutina di sabato scorso, nella sede municipale, si è conclusa la fase propedeutica utile alla nascita dell’attesa Fondazione “Michele Enrico Carafa”, nell’ambito del “Progetto Carafa, cultura, spettacolo e formazione”, che prevede anche il “Carafa Opera Festival”. Alla presenza di sindaci e loro delegati, il presidente dell’Amministrazione provinciale di Matera Carmine Nigro, ha espresso a Domenico Larocca, primo cittadino di Colobraro, “sostanziale interesse, adesione e plauso all’importante iniziativa”, che vedrà la partecipazione di una dozzina di comuni viciniori, quali soci fondatori del costituendo “ente di diritto privato con capitale misto ‘a partecipazione’, cioè aperta ad altri soggetti pubblici e privati del territorio”. Obiettivi ufficiali del complesso ed ambizioso progetto sono: “studiare, far conoscere e divulgare le composizioni musicali di M.E. Carafa in ogni suo genere espressivo (opera lirica, musica da camera, sacra e strumentale) e nel suo contesto storico, stilistico ed estetico”, attraverso il C.O.F.; “acquisire e commercializzare l’intero patrimonio compositivo del grande autore (gran parte del materiale si trova a Parigi), rendendolo disponibile per l’esecuzione e/o la rappresentazione”, mediante la Fondazione M.E.C. Diverse civiche amministrazioni hanno già dato l’adesione e il prossimo appuntamento sarà, dunque, per la formale definizione notarile. Un traguardo rincorso da tempo, per una forte idea progettuale che ha visto la riscoperta trasversale ed ‘ecumenica’ del mondo politico non solo locale, nel tentativo riuscito di accreditare in loco una svolta culturale, riscrivendo l’autentico passato di Colobraro, “terra del magico e del fantastico” e oltre. In tal modo, riappropriandosi del valore delle radici e della memoria storica del Mezzogiorno, tanto più in un contesto ampio di situazioni e, come in questo caso, di relazioni addirittura europee. Colobraro vuole pensare avanti, recuperando energie e risorse intorno all’identità della migliore tradizione, fatta anche di uomini che hanno segnato già il loro tempo. Merito ascrivibile, con una proposta intelligente e operativa, agli autori ed animatori del progetto, com’è stato riconosciuto nel corso dell’incontro: la sociologa, pittrice e scrittrice Porzia Maria Cassavia, nel management della Fondazione, e il M° Mario Dimitolo, tenore e direttore di coro, con Egidio Saracino, regista e storico del melodramma, rispettivamente direttore artistico e sovrintendente dell’Opera Festival. Scheda - Principe di Colobraro, Michele Enrico Carafa nacque il 17 novembre 1787 a Napoli, dove si affermò compositore della rinomata scuola napoletana. “Ufficiale napoleonico, amico e seguace di Murat, partecipò alle campagne di Puglia, Calabria e Russia, preferendo l’esilio di Parigi alla restaurazione borbonica. Nella capitale francese, dove morì il 27 luglio 1872, fu allievo di Cherubini e amico stimato di Rossini, precorrendo l’opera romantica di Donizzetti. Scrisse 37 opere che “lo collocano storicamente in una posizione privilegiata: fra la tradizione stilistica del melodramma italiano e gli sviluppi dell’Opèra francese”.
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