A Stigliano "La leggenda
del Drago", l'11 e 12 agosto. Bene e Male nell'epico duello. Circa 200 le
comparse in costume d'epoca, nelIa terza
edizione del cine - spettacolo "Il borgo rivive"
STIGLIANO
- "Le donne, i cavalier, l'arme...". Va in scena a Stigliano "La leggenda del drago", sapiente ricostruzione all'aperto, giunta
alla sua terza edizione. Uno spettacolo di carattere itinerante, ambientato nel
centro storico, fra via Portello e San Raffale Pantano. Dall'abitato (che fu)
alle sue propaggini. Visitare per credere (Per info : 36668011369). L'appuntamento è per il giorno 11
agosto (con replica il 12), con inizio
alle ore 21,30. L'ingresso è libero. Idem la visione.
Un motivo in più per non
lasciarsi sfuggire l'occasione. Perchè "sapere non è conoscere". Più che uno
slogan, un principio ispiratore per i membri di "Stigliano Eventi", struttura
associativa autonoma registratasi come organizzazione di volontariato di natura
confederativa dei sodalizi locali. E che di anno in anno ripresenta lo
spettacolo nel suo fascino primordiale. Riflettori accesi sul borgo. Meglio conosciuto la Chiazz'. Per la
toponomastica via Portello. Occasionalmente abbellita da vessilli, scudi
e stendardi e illuminata da torce. Intanto che per i vicoli rivivono gli
antichi mestieri e sulle tavolate rispuntano le pietanze tipiche, preparate nel
rigoroso rispetto della tradizione.
Sempre qui - senza mai svelare quanto verrà
rappresentato successivamente nell'area di San Raffaele Pantano, ma anticipandone
i contenuti - una voce fuori campo introdurrà lo spettatore nel contesto
storico oggetto della rappresentazione. Un gran numero di comparse ed attori
locali (circa 200) in costume d'epoca alle prese con un copione pre-definito
per tutta la durata del cine-spettacolo. Mentre nello spettatore, rapito
dall'abile passaggio di mani degli sbandieratori del gruppo "Nzegna" di
Carovigno (il giorno 11) e dagli archibugieri del Santissimo Sacramento di Cava
dei Tirreni (il giorno 12), s'insinuerà la sensazione di essere parte
integrante della vita dell'epoca. Tra un colpo di sega del falegname, i battiti
(su pietra) dello scalpellino e (sul ferro) del campanaro, le bracciate del
contadino e della massaia intenta alle faccende domestiche, ecc.. Per tutto l'arco
della giornata.
Un suggestivo ritorno al passato che gli accurati giochi di
luce e i particolari effetti sonori contribuiranno a rendere ancor più
interessante e partecipato. A San Raffale Pantano, ameno anfiteatro naturale
messo a disposizione da privati, lo scontro decisivo. L'eterna lotta fra Bene e
Male. Tra l'eroe e la creatura mitica. Tra il Principe ed il drago (in
cartapesta, capace - mediante dispositivi meccanici - di sollevare la testa, di
sbattere le ali ed agitare la coda), sconfitto dal primo (il principe ndr) all'ultimo assalto. Come leggenda vuole. Mentre
nella realtà l'evento guarderà al sociale, con la ristorazione affidata
- per l'occasione - ai volontari dell'Hospice di Stigliano. Il ricavato della
vendita sarà devoluto ad un fondo cassa (un "tesoretto") pensato per alleviare,
anche se in minima parte, la situazione di quelle famiglie costrette ad
affrontare prove durissime. Perché anche la solidarietà vuole la sua "parte". Specie
dopo lo spegnersi dei riflettori.
Antonio
Grasso
|