Ammasso di "eternit abbandonato vicino al fiume Agri, in territorio di Turs. L'aminato è cancerogeno.
Un
notevole deposito abusivo di "eternit" è stato individuato dal nucleo di Tursi
della Polizia Provinciale di Matera, nel territorio di Tursi, a poche metri dal
fiume Agri, quasi sotto lo storico antico ponte costruito agli inizi del
Novecento, dopo la visita del Presidente del Consiglio Zanardelli.
Il materiale
inerte in fibrocemento, utilizzato in edilizia come materiale da
copertura, in questo caso nella forma di lastra ondulata, e commercializzato
fino alla prima metà degli anni Novanta, è classificabile tra i rifiuti
speciali, tossici e pericolosi. L'ammasso, scoperto lunedì 10 giugno verso
mezzogiorno, era abbandonato a cielo aperto non si sa da quanto tempo, e
neppure è nota la provenienza, anche se alcuni indizi hanno allertato gli
agenti, che hanno poi chiamato il loro nucleo ambientale di Matera, prontamente
intervenuto.
Analisi in corso sui campioni
stabiliranno la datazione dei residui e quindi i tempi e le modalità di rimozione
e smaltimento, ovvero dei lavori in sicurezza e di bonifica radicale (come
previsto dalla legge 257/1992 e dal D.Lgs. 81/2008). Non esclusa la possibilità
dell'incapsulamento per evitare la dispersione nell'aria delle fibre di
amianto, temibili perche cancerogene (dopo una lunga incubazione, la loro
inalazione causa l'asbestosi, ovvero il cancro ai polmoni). Procedure e tutele
che devono essere estese oltre agli addetti alla bonifica, anche alle persone e
agli animali (compresi i mezzi trasporto) che si trovano nelle vicinanze del
luogo.
Il magistrato del Tribunale del capoluogo, al quale è stata inviata la
comunicazione della notizia di reato, in base agli atti, alla documentazione
fotografica e all'esito degli accertamenti, disporrà quanto prima i
provvedimenti urgenti. Appresa la notizia, accompagnato dal cap. Giovanni
Sanchirico, comandante della Polizia municipale, il sindaco di Tursi Giuseppe
Labriola si è recato con immediatezza sul luogo per un'adeguata verifica.
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