Tursi – Ancora una volta Lassie torna a casa. Dal cinema dei buoni sentimenti televisivi alla natura di un rapporto ancestrale tra uomo e animale. Singolare protagonista è il piccolo Jerry, un cane di sei anni, scomparso da quattro e ritornato da qualche settimana nella sua famiglia. “C’è voluto un po’ di tempo, ma poi il suo fiuto lo ha riportato tra di noi, agli affetti originari, proprio quando, ormai, avevamo perso ogni speranza. Credo che lo abbiano salvato tutte le vaccinazioni fatte e l’intensità dell’affetto verso di lui, che lo ha spinto a continuare a cercarci”, lo dice con allegra emozione Luisa Viola. La signora tursitana che ha festeggiato “la pecorella smarrita”, con i figli Francesco e Fiorella, senza farsi troppe domande su ciò che può essere accaduto nel lungo periodo di assenza forzata o volontaria. Sofferente, smagrito e quasi disidratato, sporco, pieno di pulci e zecche, era stato notato da alcuni giorni con altri randagi dal figlio quindicenne, destinatario di gioia contenuta del bastardino pechinese, che si è poi ripetuto con la sorella di tredici anni. Dopodichè l’animale si è portato spontaneamente nella loro casa, nel rifugio ritrovato, con un fare quieto, ma deciso a non uscire più e con l’entusiasmo evidente nei confronti della signora Luisa che, ripetutamente, lo aveva subito sottoposto alla “prova” del nome. Ripulito e disinfettato, dopo il confronto con le diverse fotografie scattate nel Duemila, è stato riconosciuto anche dal coniuge Salvatore D’Alessandro. “Da sempre un po’ freddino verso Jerry”, egli ha risolto la sua diffidenza, tanto che l’amico a quattro zampe anche adesso lo segue in silenzio, come faceva abitualmente già da cucciolo. “Ci sono poi altri due particolari” dice la signora Luisa, “un piccolo neo scuro alla base della bocca e la sua caratteristica asimettria delle labbra, che lasciano intravedere i denti laterali superiori di sinistra”. Sulla “identità” del cane, non ci sarebbero dubbi, anche se di poco più grande (oggi è all’incirca 40 cm per 60) rispetto al momento della sparizione. Ricorda la signora: “al mattino non lo trovammo, abbiamo continuato a cercarlo nel paese e nelle campagne, chiedendo in giro, ma invano. Due anni dopo la ‘fuga’, ne abbiamo allevato un altro per un biennio, un volpino, questo si sottrattoci da qualcuno. In famiglia avevamo perciò deciso che non avremmo più voluto soffrire con altri cani”. Proprio la solita intimidita reazione verso Tommy, un gatto anch’esso di sei anni, allevato dall’estate del 1999 assieme a Jerry, è l’ulteriore controprova della ristabilita coppia. Come dire, dal grande cinema d’animazione alla piccola realtà tursitana, che a volte è ricchissima di sorprese a lieto fine. Leandro Verde
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