Convegno
di geologi in Basilicata e i rischi del petrolio di Enzo Palazzo
"Attento
lucano (e pugliese), ti stiamo portando il tumore mentre ti infinocchiamo con
la ricchezza, il lavoro e l'energia strategica". Vi invito a vedere il
video di Ola Channell (da cliccare in calce a queste poche righe) col quale
Vito L'Erario e gli attivisti della Ola hanno vinto il prestigioso premio
nazionale "TeleTopi", sezione denuncia, assegnato ogni anno ai
migliori video delle web tivù.
Riguarda la manifestazione che si è tenuta a
Potenza contro il "teleguidato" convegno dei geologi lucani che si è
espresso a favore delle perforazioni minerarie in Basilicata. La pratica delle
estrazioni minerarie è ritenuta molto invasiva in tutto il mondo, dato che si
usano sostanze chimiche molto tossiche per perforare, perché si realizzano in
ogni coltivazione mineraria più pozzi di reiniezione lungo le faglie sismiche
(generando possibile rischio sismico), per liberarsi di acqua di produzione che
è piena di sostanze tossiche e idrocarburi, immettendola nel sottosuolo al fine
di ottenere sia uno smaltimento gratuito di rifiuto pericoloso e sia di
aumentare la pressione di estrazione del minerale (l'acqua è più pesante del
petrolio e si deposita sul fondo del giacimento favorendone la fuoriuscita).
La
ricerca, la perforazione, l'estrazione, la raffinazione (quella che avviene a
Viggiano, al centro oli lucano, e all'Eni a Taranto) sono anche pratiche
cancerogene e per questo rischio, lo Stato della California, obbliga con la
"Proposition 65", tutte le compagnie minerarie ad avvisare i
californiani, ogni 3 mesi, con inserzioni sui quotidiani, del rischio
cancerogenicità delle attività estrattive in terra americana. È come se ai
cittadini di Pisticci e di Viggiano, mentre stanno realizzando un pozzo o
estraendo petrolio nei pressi delle loro abitazioni e lungo le loro falde
acquifere (perché questo accade in Basilicata), le compagnie minerarie che
operano in Italia mettessero un cartello:"Attento lucano, ti stiamo
portando il tumore mentre ti infinocchiamo con la ricchezza, il lavoro e
l'energia strategica".
Vorrei vedere se glielo permettessimo, se ad
ognuno dei lucani fosse chiaro ciò che accade e in cambio di cosa questo
accade. Ricordo, infatti, che tutto il petrolio che si estrae in Basilicata
vale appena una ventina di giorni di benzina per gli italiani e tutto il gas
lucano non copre in pieno inverno 4 giorni di riscaldamento delle famiglie
italiane. Dunque, vale zero in rapporto ai rischi per estrarlo. Tutti i
relatori presenti al convegno dei geologi avevano o avevano avuto una o più
relazioni di lavoro con l'Eni o altre compagnie minerarie. Oppure erano
dipendenti di società di consulenza di compagnie minerarie (Nomisma Energia).
Non è stato invitato nessun relatore indipendente. Come moderatore del convegno
è stato chiamato Paolo Scandone, il geologo che relazionò al generale Carlo
Jean della Sogin e al governo Berlusconi, nel 2003, l'idoneità del sito
di Terzo Cavone come deposito nazionale di scorie nucleari.
Vi ricordo che
secondo l'Aiea, l'Agenzia internazionale energia atomica, Terzo Cavone falliva
tutte e 5 i requisiti per essere designato come deposito di scorie nucleari. Da
una porta posteriore del Teatro Stabile di Potenza (vergogna, vergogna,
gridavano i ragazzi che contestavano), dove si teneva il convegno dei geologi
di parte Eni, sono entrati i parlamentari Filippo Bubbico e Salvatore
Margiotta, non avendo avuto il coraggio di affrontare la piazza dove si
contestava. Tra i relatori c'era anche il capo dipartimento ambiente della
Regione Basilicata, Donato Viggiano (vergogna, vergogna), il quale
dovrebbe essere equidistante almeno nella forma, a tutela di tutti i cittadini
lucani, anche di quelli contrari, rispetto alle attività minerarie.
Sappiamo
che non si diventa capo dipartimento ambiente in Basilicata, se non si è
pro-petrolio, ma la presenza di Viggiano al convegno (Viggiano è anche
opinionista di un sito web di petrolieri) è la dimostrazione dell'arroganza del
potere amministrativo che sconfina con la delegittimazione dei ruoli
istituzionali messi non a tutela dei cittadini, ma delle scelte di parte che
compie la politica. Vergogna, vergogna.
Enzo Palazzo
http://www.olachannel.it/trivelle-e-rivoluzioni-mo-basta/
|