Eleonora Gentile debutta nella saggistica con uno studio di psicologia dell'età preadolescenziale
"Il
preadolescente nella società globalizzata: tra modelli di comportamento e
consumo di alcool" segna il debutto nella saggistica di Eleonora Gentile. La
pubblicazione (2012, 10 euro), stampata in proprio ma ordinabile nelle librerie
italiane della Feltrinelli, è già da alcune settimane alla seconda edizione.
Laureata
in Scienze del comportamento e delle relazioni interpersonali e sociali
all'università di Parma, attualmente impegnata a completare gli studi
specialistici in Psicologia clinico dinamica, l'autrice lucana vive con la
famiglia a Policoro e ha maturato un'esperienza personale sulle problematiche
giovanili nel corso della sua attività di stage nei servizi consultoriali. Proprio
tale attività le ha consentito di focalizzare i suoi interessi sulla
preadolescenza, "un'età (tra i 10-14 anni) poco studiata e poco conosciuta, ma
fondamentale nello sviluppo dei processi di differenziazione e di svincolo
dalle figure parentali".
Scrive la giovane studiosa: "Il preadolescente è
impegnato a costruire una sua nuova identità, nella maggior parte dei casi
senza il sostegno necessario della sua famiglia. I ragazzi lasciati soli e
impegnati nei loro compiti evolutivi di sviluppo, non trovano risposte adeguate
alle situazioni nuove in cui vengono a trovarsi. Il ricorso all'alcol (è
dunque) come uno strumento per il superamento delle difficoltà relazionali e
come facilitatore dell'acquisizione di sicurezza".
In circa ottanta pagine e
altrettanti riferimenti nell'apparato bibliografico, citando i maggiori
studiosi, la ventitreenne Eleonora
Gentile ha saputo condensare e delineare le direttrici teoriche e di ricerca sull'argomento
in particolare nella nostra contemporaneità, sui comportamenti
preadolescenziali tra attaccamento e competenze emotive, soffermandosi sulla emergente
questione del consumo di bevande alcoliche. Infatti, "la problematica
dell'alcool nei teenager: motivazioni e fattori predittivi" e "il narcisismo
edonistico nella ‘modernità liquida'", sono i due capitoli conclusivi che
aprono squarci di profonda riflessione e traiettorie operative integrate di
interventi possibili e finalizzati, nei processi formativi (di ragazzi che,
all'incirca, frequentano dalla quinta elementare e alla terza media).
Non a
caso lo studio si conclude con la convinzione dell'autrice, assolutamente
condivisibile: "La problematica della ricerca di identità del preadolescente
non è affrontabile con un intervento
mirato sui ragazzi, ma l'attenzione deve essere rivolta, in termini di
cambiamento culturali, alle agenzie educative e, in particolare, a quel nucleo
privilegiato che è la famiglia, officina di personalità e base sicura, da cui
muove le mosse il preadolescente per il cammino verso il futuro di adulto". Il
libro è lodevolmente dedicato ai genitori, e anche questo si carica di un suo
preciso significato intellettuale di legame e di crescita (il padre, Salvatore
Gentile, dirigente psicologo della Asm, è stato tra i primi laureati italiani in
Psicologia, negli anni Settanta a Padova, e ha fondato l'associazione degli
psicologi in Basilicata).
Verdiana
C. Verde
INTERVISTA A
ELEONORA GENTILE, giovane autrice del saggio Il preadolescente nella società globalizzata:
tra modelli di comportamento e consumo di alcool.
Perché il suo interesse per l'adolescenza?
Eleonora Gentile: "Mi
sono occupata dell'età preadolescenziale perché, come ben sappiamo, è una fase
di transizione, caratterizzata da numerose trasformazioni a livello fisico e
sessuale. È anche il gradino di inizio per la costruzione della propria
identità, compito evolutivo arduo, che molto spesso il preadolescente si trova
a dover affrontare da solo, senza une rete sociale di supporto. Proprio l'insieme
delle difficoltà e degli ostacoli che caratterizzano questa fatidica fase di
transizione ha suscitato in me interesse per tale fascia d'età.".
Quale immagine ne offrono i media?
Credo che
l'informazione mediatica, soprattutto quella veicolata dai programmi televisivi,
ritragga la preadolescenza in modo tale da spaventare quasi le famiglie e forse
renderle vulnerabili e timorose nell'accompagnare lungo questo percorso il
preadolescente stesso.
Questo può sfociare in una risposta sbagliata
alle inquietudini, legate al cambiamento nel processo di crescita?
Può accadere che
l'ansia derivante dai numerosi cambiamenti che il ragazzo (o anche la ragazza) vive
lo spinga alla ricerca di strategie di controllo sulla stessa, che talvolta
possono culminare nell'uso di sostanze. Queste alterano le condizioni del
soggetto, permettendogli temporaneamente di sentirsi più forte, più sicuro di
sé e meno consapevole dei compiti evolutivi che deve affrontare.
Un questione di assoluta attualità è legata al
consumo precoce dell'alcool.
L'uso delle
sostanze, nello specifico di alcol, è una problematica di recente interesse per
gli studiosi, perché è solo negli ultimi anni che ha iniziato a riguardare
anche la preadolescenza. In una società complessa come quella odierna, in continuo
movimento e cambiamento, l'inadeguatezza percepita da parte dei genitori li
porta ad evitare di trattare determinati tipi di problematiche con il proprio
figlio preadolescente. Ecco allora come l'assenza di una rete sociale di
supporto, che aiuterebbe il preadolescente ad evitare di andare alla ricerca di
nuove esperienze, diventa un problema preminente e punto di partenza per la
promozione di nuovi interventi preventivi.
Quale il ruolo della scuola e delle famiglie?
A parere mio, è fondamentale
investire sulle agenzie educative, in modo tale che costruiscano una rete
sociale utile per la prevenzione dell'uso di sostanze come mezzo per
l'acquisizione del proprio senso di sicurezza e allentamento delle
inibizioni. Una collaborazione di rete, che comprenda anche quel nucleo
privilegiato rappresentato dalla famiglia, è un utile punto di partenza per la
promozione di modelli comportamentali adeguati e a basso rischio, per
percorrere e superare le numerose difficoltà e i numerosi cambiamenti che
caratterizzano la preadolescenza".
Verdiana C. Verde
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