Escursione turistico-culturale dei Lions Club di Matera e Castellaneta a Tursi
"Una escursione turistico-culturale per conoscere e
apprezzare il nostro territorio, e Tursi in particolare, con le sue risorse
ambientali e le ricchezze storico-artistiche, ma anche per promuovere le
specifiche finalità anche di solidarietà e volontariato, che sono i condivisibili principi ispiratori alla
base del nostro stare insieme". Così nell'indirizzo di saluto e ringraziamento
di Angela Lassandro Pepe e Lucia Maffei, entrambe presidenti dei club Lyons,
rispettivamente di Matera "Città dei Sassi" (Distretto 108 Ya - Italy) e di Castellaneta, rivolti al
sindaco Giuseppe Labriola.
Che ha accolto la nutrita comitiva nella sala
consiliare, per lo scambio di doni, libri e gagliardetti, "a ricordo di una
giornata particolare, perché - ha sottolineato il primo cittadino - questo paese lo merita, per la sua lunga e
intensa storia proiettata fin dentro la contemporaneità". Tursi, infatti, deve la sua notorietà essenzialmente a tre
motivi: è (stata) sede di diocesi millenaria (IX sec. d.C.); ha dato i natali
al grande poeta Albino Pierro (Tursi 1916 - Roma 1995), più volte candidato al
premio Nobel alla fine degli anni Ottanta; per la sua produzione agrumicola di
arance (già dal IX secolo d.C.), importata dai saraceni. Il pullman dei
visitatori ha proseguito poi il viaggio fino al borgo arabo-saraceno della
Rabatana, dove gli ospiti, attenti e sempre molto incuriositi, hanno pranzato
nella struttura turistica "Il Palazzo dei Poeti". Nel pomeriggio alla Casa
Pierro del centro storico e, quindi, al santuario-Basilica minore della Madonna
di Anglona (sec. XI), sull'omonimo colle, proprio a metà strada tra Tursi e
Policoro.
Con loro, nella mattinata soleggiata, il giornalista e storico locale
Salvatore Verde, eccezionalmente nelle vesti di guida al gruppo nei vicoli e
nelle strettoie rabatanesi e nella chiesa di Santa Maria Maggiore (sec. XI), la
più antica del luogo, con i suoi autentici gioielli d'arte (il Trittico della
scuola giottesca napoletana, del 1300; il crocifisso ligneo, del XV sec.; la
cappella funeraria della famiglia Del Giorgis, con sala affrescata, di Giovanni
Sabatani, e presepe in pietra, del 1547, di Altobello Persio; fonte battesimale
in legno e acquasantiera lapidea, della fine del ‘500). Alla fine, la
constatazione di una tappa forse troppo veloce, che potrebbe avere un seguito,
presto.
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