I bar e la
ristorazione a Tursi
In
tempi di duratura crisi economica generale, nazionale e locale, si registrano
ancora oggettive difficoltà di sopravvivenza di diverse attività
imprenditoriali e commerciali, grandi e piccole, talune costrette perfino a chiudere.
L'apertura al pubblico di un qualsiasi nuovo esercizio pubblico, tanto più se gestito da
giovani, perciò, va sempre salutato molto positivamente. A Tursi, sono ormai
oltre una ventina le piccole aziende della ristorazione in senso ampio, includendo
pure tutti i bar, sia quelli esterni al centro abitato sia quelli annessi a
pizzerie e ristoranti, che però osservano altri orari, più confacenti alle rispettive
esigenze.
Parecchie
attività sono condotte da persone poco più che adolescenti che hanno scelto di
rimanere nel paese, magari proseguendo l'attività avviata dai genitori o dai
nonni. Qualcuno è ritornato dall'estero facendo tesoro dell'esperienza maturata
altrove. Insomma, diverse famiglie si sostengono con tale lavoro, in forma esclusiva
o parziale, magari potendo integrare con entrate e occupazioni di altri
familiari. Qualche altro è prossimo al pensionamento. Talvolta la conduzione avviene
in forma associata, in altri casi si offrono posti di lavoro più o meno
saltuari o con contratti regolari, a volte duraturi, rivolti a giovani italiani
e immigrati. Comunque lo si valuti, nel nostro ambito comunale il numero degli
esercizi è pur sempre significativo.
Altrettanto
rilevante e istruttiva è l'annotazione dell'assoluta mancanza della loro
ubicazione nel centro storico, dalla Cattedrale fino al rione San Michele.
Discorso meritorio a parte che vale solo per "Il Palazzo dei Poeti" (in
Rabatana) e, più di recente, per "La Lanterna Blu" (ai piedi del rione Vallone). Nelle
frazioni è rimarchevole l'iniziativa della famiglia Cirigliano a Panevino. Un piano
organico e razionale di insediamenti commerciali, in futuro, non potrà non
tenere nella giusta considerazione anche tale dato, soprattutto se la volontà
di programmare è (e sarà) finalizzata in qualche modo a incentivare il recupero
e la rivitalizzazione della parte più antica della "Città di Tursi", senza
contrastare i processi espansivi favoriti dalle norme di liberalizzazione.
Molti
cittadini, inoltre, pensano che siano tanti i bar, troppi per la popolazione tursitana,
e che le possibilità di guadagno siano di fatto molto ridimensionati. In
periodi come questi, rischiando il modesto investimento o il mantenimento
dell'attività, è già tanto ritagliarsi un onesto stipendio mensile, riconoscono
da più parti i diretti interessati. Ciascuno, tuttavia, ha saputo ingegnarsi
per far emergere una minima, quanto sostanziale specificità della propria
tipologia, come emerge da un rapido sondaggio tra i clienti più affezionati e
gli occasionali avventori.
Senza alcuna pretesa di scientificità del campione
utilizzato e neppure della gerarchia d'importanza delle risposte ottenute,
elenchiamo alcuni motivi di preferenza espressa: il caffè di marca; i cornetti;
l'apertura di buon'ora; la tardissima chiusura; il gioco delle carte; il locale
alla moda; i panini e le birre; la varietà delle bevande; l'arredamento comodo;
la televisione satellitare; la ricevitoria del lotto e simili; i prodotti del
monopolio; l'aria condizionata; la simpatia, la discrezione e la
professionalità; la presenza femminile; l'acquisto di quotidiani e altri
giornali; la clientela tradizionale, giovani o anziani che siano; l‘incontro
con il gruppo di amici; i tavolini all'aperto; la comodità viaria e i
parcheggi; la pulizia e i servizi igienici; (per i ristoranti) la qualità del
cibo, il prezzo del pasto e la varietà del menù.
Davvero
strano e ingenuo che nella guida telefonica "Pagine Bianche 2010/11", ad
esempio, solo uno sia rintracciabile alla voce "bar", quello di Giuliano
Salerno, e una sola "pizzeria" risulti ("Pizzeria
Euro" di Giovanni Fusco, in via
Roma 47, pizzeria d'asporto), mentre permane inadeguato pure il risalto dei "ristoranti", appena
due. Ovviamente, a ben guardare, qualche altro nome c'è, ma occorre esaminare a
fondo, che è tutt'altra cosa rispetto alla facilità di essere individuati con
immediatezza.
Salvatore Cesareo
Sperando
di non far torto a nessuno, ci scusiamo per l'eventuale omissione del tutto
involontaria, rimediabile certamente. Coltiviamo, infine, la recondita speranza
che l'elenco qui proposto possa utile e far piacere a viaggiatori, turisti e
visitatori, reali e virtuali della rete, oltre che ai titolari. Accomuniamo gli
esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande e li citiamo liberamente in questo ordine (attività, gestori e
indirizzo):
- "Art Cafè" di Samuel Santagata, via Olanda;
- "Bar Garden"
di Maria Antonietta Reho, via Roma 149/B;
- "Bar
Margherita", chiosco di Salvatore Bruno, via Roma - Piazza
Unità d'Italia;
- "Bar Nuzzi" di Giambattista Nuzzi, via Roma
158;
- "Bar Roma" di Filippo Francolino, via Roma 53;
- "Bar
Tabacchi Liberty" di Giuliano Salerno, via Roma 137/b;
- "Caffè del
Corso", di Salvatore Mario Guarino, via Roma 210;
- "Hollywood
Cafè" di Giovanni Marra, via Mons. Pulvirenti snc;
- "Il
Cantuccio Bar" di Angelo Digno, via Roma 122;
- "Life Caffè", chiosco
di Pietro Sanchirico, viale Sant'Anna - Piazza
Fratelli Conte;
- "Lupu's Pub"
di Filippo Lupo, via Roma 222;
- "New Bar" di Bruneo Isabella, via Roma 92;
- "Noir Cafè
Bar Tabacchi" di Cataldo Santagata, via Roma 50;
- "Pasticceria
Eden Bar" di Giancarlo Pipino, via Roma 110;
- "Spirito
Libero Bar Caffetteria", chiosco di Antonio
Gulfo, Strada provinciale S. Rocco - via Roma;
- "Bar Pizzeria
Braceria Ristorante" di Diego Gentile, via Santiquaranta 10
(chiuso domenica mattina e lunedì pomeriggio-sera);
-
"Bar di Cavallo Teresa, località Caprarico Vallo, strada statale Val
d'Agri;
- "Bar
Tabacchi" (e
Hotel Villa Cirigliano Sala
Ricevimenti) di Giuseppe Cirigliano,
contrada Panevino, strada provinciale Tursi - Policoro;
-
"Excalibur Barpaninoteca" di Rosa Casarano, storico locale della
famiglia Pipino in località Ponte Masone;
- "La Fenice Ristorante Pizzeria" di Luciano Donadio, tenuta Corbino in località Campofreddo di Panevino (cell. 345 6404712, chiuso il giovedì);
- "Il Caminetto
Ristorante Pizzeria Bar" di Tommaso
Sarubbi, località Campo di Mezzo dei Giardini, strada provinciale Ponte
Masone -Sinnica;
- "Il Capriccio Pizzeria Paninoteca" di Leonardo Bascetta, via Roma 118 (chiuso il lunedì);
- "Il Limoncello
Ristorante Pizzeria Bar" di Luigi Tarulli,
contrada Acquasalsa;
- "L'Incontro
Ristorante Pizzeria Bar" di Rocco
Tarulli, via Roma 251/A;
- "Lanterna
Blu Ristorante Pizzeria" di Giuseppe
Bruneo, via T. Tasso 13;
- "Il Palazzo
dei Poeti. Albergo Ricevimenti Ristorazione", della Famiglia Popia - Società Il Quadrifoglio, via Manzoni, nella
Rabatana.
Salvatore Verde
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