Tursi
- Non ce l'ha fatta il giovane e sfortunato Vito Truncellito. Avrebbe compiuto
19 anni il prossimo 21 aprile. Era stato coinvolto, a due chilometri dal rione
tursitano di Santiquaranta, nell'incidente automobilistico del 7 marzo, che
aveva causato quattro feriti in totale. Dopo altalenanti giornate, trascorse
tra disperazione e speranza dei giovani genitori, dei parenti e dei tanti amici,
si è spento la mattina di domenica 25 marzo nel grande ospedale San Carlo di
Potenza, dov'era stato trasportato dall'eliambulanza. Che lo aveva prelevato direttamente
sul posto, appena dopo lo scontro frontale dell'auto sulla quale viaggiava,
guidata dal giovane quasi coetaneo Giuseppe Curci, con lo scuolabus comunale
(senza alunni a bordo), avvenuto intorno alle ore 15. La notizia del decesso si
è subito sparsa nel paese, essendo le famiglie Truncellito e Gravino molto note,
com'è naturale che capiti nelle comunità dove praticamente tutti si conoscono,
suscitando dolore, sgomento e commozione generalizzati. Le condizioni di Vito,
sbalzato fuori dall'abitacolo dopo il terribile impatto, erano apparse subito
gravissime, anzi critiche ai soccorritori del "118". Ricoverato in rianimazione con prognosi riservata, è
stato in seguito operato d'urgenza per la rimozione del vasto ematoma cranico, purtroppo
senza l'esito di una miracolosa ripresa, comunque attesa nei giorni scorsi, nonostante
giungessero notizie contrastanti e non certo tranquillizzanti. Ai genitori
affranti e pervasi da un senso di
inconsolabile solitudine, resta adesso la difficile elaborazione di un lutto
innaturale, scaturito da un destino crudele ed ingiusto, per quanto possibile
aiutati dagli altri due figli, la sorella minore e il fratello gemello di Vito,
i quali, come i tanti che lo hanno conosciuto, non potranno certo dimenticare
mai. Con tutta probabilità l'autopsia sarà effettuata nella giornata di dopodomani,
mercoledì 28. Giovedì 29 marzo, alle 16 nella cattedrale dell'Annunziata i funerali,
quando il sindaco Salvatore Caputo ha dichiarato il lutto cittadino, "per le
circostanze dell'accaduto, come monito ai giovani e per ricordare una vita
spezzata prematuramente". (s.v.)
L'incidente
Ricordiamo
che il tragico incidente si era verificato nei pressi del nuovo campo sportivo,
lungo la strada provinciale parallela al torrente Pescogrosso. La "Renault 21", con Giuseppe Curci e Vito Truncellito, era poi finita
in un'adiacente scarpata (proprio nei pressi dove, la scorsa estate, morì
Biagio Laragione, lo studente montalbanese dell'Itcgt "Capitolo", all'uscita
degli esami di stato). Sul luogo del sinistro erano intervenuti i Vigili del
Fuoco di Policoro e due pattuglie della Polstrada di Matera e della cittadina
Jonica, che hanno svolto le indagini con la Polizia municipale e i Carabinieri di Tursi, oltre al Sindaco
Caputo, che ha seguito da vicino tutte le operazioni di soccorso. Curci ha subìto
anch'egli ferite gravi (ricoverato prima all'ospedale di Policoro e poi al
nosocomio del capoluogo di regione, si sta riprendendo), mentre sono stati
ricoverati nell'ospedale policorese sia l'autista del pullman, Vincenzo Lista, che
ha riportato danni lievi (tanto da essere dimesso dopo gli accertamenti del
caso) sia l'assistente degli alunni, Isabella Bruneo, con serie lesioni, ma per
fortuna guaribili. Causa dell'impatto il probabile eccesso di velocità o un
malore del conducente.
Salvatore Verde
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