Intervista a Giuseppe
Bruno, presidente delle Acli di Tursi
Giuseppe Bruno, giovane dottore commercialista tursitano,
"figlio d'arte" (il padre Mario è grande esperto di tradizione locale, ndr) ci
parla con passione dell'attività svolta dall'associazione in questi anni.
Ci
accoglie nella sede delle Acli, dopo una giornata di intenso lavoro a Matera,
nell'azienda sanitaria.
Dott. Bruno, ci descriva l'associazione
di Tursi ( finalità, soci e direttivo).
Grazie dell'opportunità. Il circolo Acli (Associazioni Cristiane
Lavoratori Italiani) si costituisce a Tursi nel 2004 e viene ufficialmente
inaugurato alla presenza di autorità pubbliche, religiose e politiche. Il
circolo cittadino svolge attività di promozione sociale e di volontariato,
inoltre, fornisce assistenza ai soci in materia fiscale, tramite il Caf Acli,
previdenziale, grazie al patronato, ed agricola, attraverso la CAA. Può contare su circa
150 soci e ha un organo direttivo eletto nell'ultima assemblea tenutasi
quest'anno, cosi composto: Maria Belletto, Lavinia Salerno, Antonio Zito e
Salvatore Alfredo Ferrara. Vorrei citare il mio predecessore Antonio Lagala, poi
divenuto presidente provinciale delle Acli di Matera.
Nello specifico, quali manifestazioni avete organizzato o alle quali avete partecipato?
Nel corso degli anni, l'Acli di Tursi ha svolto e preso
parte a numerose manifestazioni, mettendo in pratica alcuni progetti nel campo
sociale. Voglio ricordare in particolare il Progetto Pierro finanziato
dall'Amministrazione comunale, in collaborazione con la
Pro Loco di Tursi, sulla promozione
turistica e l'accoglienza nel comune nell'anno 2004; il concerto dei Cori polifonici
organizzato nel 2006 in
onore di mons. Francesco Nolè, per il suo quinto anniversario di apostolato
nella nostra diocesi; sempre nello stesso anno, abbiamo collaborato con la Parrocchia Cattedrale
al primo torneo di Tennis in prossimità delle feste patronali di maggio,
dedicandolo alla memoria di Nicola Russo, un giovane amato da tutta la cittadinanza.
Poi, nel 2008 abbiamo preso parte, assieme ad altre quattro province italiane
(Sassari, Bologna, Verona e Matera), al progetto "Nessuno Escluso" finanziato
dalle Acli nazionali e dalla nostra Provincia; il progetto ha sperimentato i
servizi integrati a favore di persone in condizioni di disagio socio-economico.
Un attività proficua, mi pare. Per quanto concerne i rapporti con le
altre associazioni e con l'Amministrazione comunale cosa vuole dirci?
Con l'ente locale c'è molta sintonia, mentre con la realtà
associativa locale i rapporti sono da precisare. C'è un'intensa collaborazione,
in modo particolare con la
Pro-Loco per l'attività di promozione turistica e del
territorio. Il circolo Acli, inoltre, offre un buon contributo al "Presepe vivente"
in Rabatana e, nell'ambito di altre iniziative culturali, spesso ci ritroviamo
con l'associazione "Non solo 58".
Con le altre associazioni i rapporti sono meno frequenti, anche perché
perseguono finalità diverse dalla nostra. A tal proposito, vorrei precisare che
spesso nella nostra città un'associazione non rispetta le finalità per cui si è
costituita, anzi si può notare che spesso si ha la tendenza a sovrapporsi alle
varie attività e finalità di ciscuna.
Salvatore Cesareo
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