INTERVISTA
A MAURIZIO AGATA, PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ANZIANI ANTEAS TURSI
Dinamismo,
correttezza e dedizione, Maurizio Agata è la rappresentazione di queste qualità
come presidente dal 2008 dell'associazione anziani Anteas Tursi, dopo la
burrascosa scissione con il Centro Polivalente Anziani. Agata ci parla della
sua associazione con fare trasparente e fiero.
Signor Agata, in cosa
consiste questa nuova realtà associativa?
L'associazione
nasce nel 2008, con un suo presidente ed un direttivo e con all'attivo circa 70
soci, le donne sono un buon 40%. La nostra sede da poco è ubicata in via Roma,
al piano terra della scuola Secondaria di 1° Grado "Sant'Andrea Avellino",
anche se avremmo biosogno di locali più ampi e conformi alle nostre attività. Garantiamo
trasparenza assoluta nei confronti del socio e della comunità. La quota
associativa è di 12 euro annui e questo ci permette di sopperire alle spese
vive. Anteas sta per Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà Sociale.
Tra le tante iniziative, mi piace ricordare la festa del pensionato che ogni
estate viene organizzata dalla nostra associazione (quest'anno si è svolta la
sera del 9 agosto).
Com'è il rapporto con le
altre associazioni e con l'amministrazione?
Con
le altre associazioni in generale è buono. E' normale che con qualcuna ci siano
dei rapporti più stretti di collaborazione e con altri di totale indifferenza
per punti di vista diversi, però noi andiamo avanti per la nostra strada. Con
l'amministrazione comunale, invece, non ho nulla da obiettare ed i rapporti
sono ottimali.
Inevitabile chiedere se sia
possibile una ricucitura in questo strappo tra la sua associazione quella del
centro sociale polivalente anziani.
Da
parte mia sarei propenso a ricucire questo strappo, a patto che intervenga
l'amministrazione a garantire e livellare questa situazione, dicendo che due
associazioni possono stare anche in una, trovando così una mediazione paritaria
per entrambe. Inoltre, sta terminando il mio mandato di presidente e, a dirla
tutta, vorrei godermi un po' la vita da pensionato.
Salvatore
Cesareo
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