Polemiche sull'Evento Presepe, spropositati attacchi al giovane blogger tursitano Antonio Di Matteo
Ingiurie e minacce telefoniche
contro il giovane Antonio Di Matteo, blogger di "tursienostra.altervista.org"
(Tursi è nostra riprendiamocela), per una polemica politica astiosa in pieno
clima natalizio, anzi, proprio per l'organizzazione del presepe vivente.
Il
ventitreenne tursitano ha rivelato al pubblico, e ai media con un comunicato,
che giovedì 3 gennaio è stato aggredito telefonicamente con modi brutali da una
donna, da lui subito identificata dalla voce e dal numero apparso. Si
tratterebbe della moglie di un consigliere comunale. La signora, in un impeto di ira, gli ha riversato "parole irripetibili
anche contro la sua famiglia e contro i suoi defunti".
Di Matteo ha postato la
notizia con immediatezza e sabato mattina è stato pure ospite in diretta di una
radio locale, per meglio circostanziare la sua attività e su quanto gli è
accaduto, sia pure attenuando i toni ma rincarando la dose del contenuto. Tutto
sarebbe riconducibile all'attività d'informazione del blog, dove quasi
quotidianamente egli chiosa l'attualità politica locale. Le ultime prese di
posizioni del giovane, evidentemente apparse come mirate orchestrazioni
unilaterali, attacchi personali o provocazioni, si riferivano all'Evento
Presepe nella Rabatana (contributi, logistica, ripristino, ecc.), organizzato
dalla locale Proloco, nella quale la signora è protagonista assieme al marito
consigliere, che è anche presidente della Pro Loco (oltre che presidente della
Fondazione centro studi e del Parco Letterario dedicati entrambi al grande
Albino Pierro, del quale è parente in discendenza tramite la madre del poeta).
Scosso e disorientato, ma fermamente deciso a proseguire la sua azione
che dura da un anno, Di Matteo commenta: "Non pensavo di poter subire attacchi
così bassi e meschini. Ogni giorno chiedo conto dell'operato amministrativo e dell'assoluta
trasparenza, ma con questa reazione capiamo tutti che non si voglia far sapere
come vengono spesi i soldi pubblici. Non ho ricevuto la solidarietà del sindaco
e dell'amministrazione comunale. Ma perché tanta rabbia nei miei confronti?
Perché attacchi così vili? La mia attività si è sempre fermata alla sola
critica politica. Forse un giovane di 23 anni, non ricattabile e che non fa
intrallazzi, può essere colpito soltanto con le offese personali? Ringrazio,
invece, tutti i cittadini e i tanti amici che mi hanno espresso pubblicamente la
loro vicinanza per l'accaduto".
Salvatore Verde
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