Tursi - Si
è concluso il 25 febbraio il "Carnevale tursitano 2007",
con qualche giorno di ritardo, rispetto alla chiusura ufficiale del
tradizionale "martedì grasso", a causa del maltempo. Il
comitato organizzatore ha deciso di posticipare la festa dinnanzi
alle numerose richieste di appassionati, bambini e famiglie che
giustamente chiedevano uno spostamento. Così nel primo
pomeriggio di domenica c'è stato l'appuntamento a
Santiquaranta, da dove è partito il corteo. Carri allegorici e
maschere hanno animato fino a sera le vie del paese, prima
dell'ultimo raduno in piazza Maria Ss. Di Anglona. Moltissima gente
ha salutato questo carnevale con allegria (Sindaco compreso in
costume mediorientale), colori e musica. Dopo alcuni anni di assenza,
si è formato per l'occasione l'eterogeneo gruppo
bandistico "U Bandon", composto da circa trenta elementi che, con
musiche e cori, hanno realizzato la colonna sonora dell'evento,
vera novità di questa edizione. Il gruppo era composto dai
chitarristi Giuseppe Bruno, Francesco D'Alessandro, Enzo
Sanchirico, Vito Gravino, Angelo Di Tommaso, Dino Rondinelli, Nuccio
Mormando, Dino Salerno, Antonio Caldararo e Lorenzo Spadafora;
Gaetano Bruno e Giuseppe Labriola, agli organetti; alle
fisarmoniche c'erano Francois Muscolino, Ernesto Caldararo,
Tommaso Mecca e Raffaele Dente; i percussionisti Nicola
Salerno, Nicola Verde, Oreste Morano e Filippo Palermo; Dario
Salerno, Luigi Caldararo, Antonio Farina e Pino Guglielmucci, ai
tamburelli; Tina Virgallito, Enza Virgallito, Sara D'Alessandro
e Anna Clerico, tamburellisti ballerini.
La
manifestazione, in tutte le sue giornate, è stata coordinata
dall'abile regia del Laboratorio TribalArte di Tursi,
che annovera tra i fondatori: Francesco D'Alessandro, Luigi
Caldararo, Antonio Farina, Pino Guglielmucci e Dino Salerno, ma
altri numerosi tursitani hanno collaborato. "Ci sono voluti
mesi di lavoro per realizzare il tutto e non solo per i carri
allegorici" ci dice Francesco, che aggiunge: "come
TribalArte ne abbiamo realizzati tre: Massimo Bevitore, detto Don
Carnevale, Minguccio il contadino e la favola di Pinocchio, oltre
a quello dei Cozzari Neri, costruito da altri ragazzi, e la
Coppa del Mondo, vinta dalla Nazionale italiana negli scorsi
mondiali di calcio". Sono stati giorni di autentica festa, di
collaborazioni e di divertimento, che hanno coinvolto tante persone,
anche donne e non solo i bambini e i ragazzi, destinatari per
eccellenza del gioioso evento. In tal modo, dopo quattro giornate di
sfilate che hanno ri-animato e colorato le vie del paese, si è
salutata la festa più divertente dell'anno che non ha
mancato di ricordare, con un minuto di silenzio nei pressi del Bar
Garden di via Roma, Flori Fortunato, tra i primi grandi
organizzatori del Carnevale tursitano, da poco scomparso.
Per
tutti, appuntamento all'anno prossimo.
Leandro Verde
Le foto del Carnevale tursitano sono nella Galleria Fotografica, sezione Fotocronaca.
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