Tursi: una discarica abusiva in località Cozzo,
lungo la
strada per Santa Maria delle Vigne
Tursi - Una considerevole discarica abusiva all'aperto fa scempio di un
territorio verdeggiante e archeologicamente ricco, a dispetto della evidente
segnaletica del Comune che lo vieta. Non che il danno sia stato causato solo di
recente, valutando almeno l'abbondante quantitativo di materiale inerte di ogni
tipo buttato nella scarpata. Ma uno strano andirivieni di mezzi è stato notato
proprio nei giorni scorsi in località Cozzo, lungo la strada interpoderale che
porta alla contrada Santa Maria delle Vigne, a meno di un chilometro
dall'abitato di Tursi.
Motocarri e furgoni sono stati avvistati e seguiti e i
rifiuti fotografati, si dice. Tanto movimento non dev'essere sfuggito agli stessi ultimi trasgressori delle norme ambientali, che
vi avevano riversato cumuli di infissi di colore biancastro e marroncino,
scaricandoli a bordo della strada bitumata, incuranti dell'immediata
visibilità. Forse la voce si è sparsa in fretta arrivando alle loro orecchie,
sta di fatto che da giovedì almeno i vecchi telai di finestre sono stati tutti
rimossi. Tuttavia, poco o nulla cambia rispetto alla gravità dell'impatto
ambientale di un luogo che necessita di sollecita bonifica, di fronte a Cozzo
di San Martino, ritenuto dagli esperti una miniera archeologica di valore
assoluto. Materiali residui di svariati lavori edili, gomme, vetri, plastica e
perfino una carcassa d'auto, tutto è stato buttato nel canalone, come avviene
anche in altre parti del vasto territorio tursitano, difficilmente
controllabile con meticolosità (come dimostra la vicenda irrisolta nella
frazione di Panevino).
Certo, la difficoltà di comminare sanzioni ai colpevoli
che restano sempre ignoti, pone il problema dell'assenza di un'adeguata
coscienza civica ed ecologica collettiva e la mancanza del senso etico della
responsabilità individuale. In tale direzione la scuola e le istituzioni a
tutti i livelli, potrebbero fare ancora molto.
Salvatore Verde
dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno.
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