Mostra "Equilibrio sopra la follia",
grande sensibilità per l'universo della disabilità mentale.
Il presidente Stella: "Esemplare l'attenzione
per la dicotomia follia-ragione"
Matera - "Non solo ritratti magnificamente realizzati, ma tensioni
emotive e disagi interiori che raccontano vite straordinarie." Sono queste le
osservazioni che hanno scandito la visita del presidente Franco Stella alla
mostra del pittore Vincenzo D'Acunzo.
La
cifra estetica di tutto il "paesaggio umano" realizzato dall'artista salentino,
residente da anni a Tursi, è custodito nella sua aspirazione a raccontare
l'infinito di quei volti, di quelle esperienze. Tutti ritratti di persone che
hanno sacrificato la propria esistenza alla follia della generosità, del
talento, della solitudine. Una mostra che racconta quanta sofferenza sia
necessaria per mantenersi in equilibrio sopra la follia.
La
sensibilità dell'artista emerge ulteriormente attraverso la sua attenzione al
mondo della disabilità mentale, universo chiaramente in bilico tra genio e
solitudine, che è raccontato da D'Acunzo con meticolosa e fervida dedizione
anche attraverso un omaggio ai volontari dell'Associazione Materana per la
Salute Mentale.
È
la vita che attraverso l'arte viene svelata in tutta la sua, a volte atroce e segregata, verità. "Pasolini,
Madre Teresa di Calcutta, De Andrè, Pantani, Albino Pierro, Papa Luciani e
volti meno noti raccontano storie accomunate
dalla grandezza di una quotidianeità vissuta al limite tra follia e
ordinarietà, un quotidiano dove spesso sono le situazioni marginali, quelle cariche
di crudeltà e sacrifici indicibili, a raccontare la generosità e la bellezza di
una esistenza."
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