Robert
Schumann, superlativa icona del compositore romantico
"L'artista
si tenga in equilibrio con la vita, altrimenti si troverà in una posizione
difficile", così scriveva Robert Schumann nelle sue confessioni autobiografiche.
Ma in equilibrio precario con la vita fu lui che a soli quarantaquattro anni
tentò il suicidio nelle acque del Reno.
"Ho sognato di affogare nel
Reno", aveva annotato su un foglietto alla giovane età di 19 anni, quasi
un previsione inconsapevole del suo destino e della vita che avrebbe trascorso
in Renania, perche dopo quel tentativo di finire nel fiume sopravvisse altri
due anni nella solitudine di un manicomio. Lì Schumann morì a 46 anni, il 29
luglio 1856. E' stato un compositore, pianista e critico musicale Tedesco,
intellettuale ed esteta, fu poco compreso in vita, ma la sua musica è oggi
considerata audacemente originale per l'armonia, il ritmo e la forma.
Nato in
Sassonia l'8 giugno del 1810, minore dei cinque figli di una famiglia alto
borghese, il padre August era un libraio e fortunato editore, la madre dava
lezioni di pianoforte. Si appassionò durante la sua infanzia alla poesia ed
alla musica, assecondato dal padre. Nel 1828, per soddisfare il desiderio della
madre ormai vedova, si iscrisse all'università di Lipsia per compiervi gli
studi di diritto ("fredda giurisprudenza"), ma continuò nonostante
tutto a coltivare la propria passione per la musica e frequentare i salotti
artistici, entrando in casa del maestro Friedrich Wieck.
Nella città conobbe
Clara, virtuosa concertista, più giovane di lui di nove anni, che diventerà
dopo durissimi veti paterni sua sposa, avendo poi da lei otto figli. Schumann
non poté coronare il sogno di diventare un grande pianista a causa di esperimenti
insensati a cui si sottopose per perfezionare la sua tecnica pianistica e
che gli causarono la perdita dell'uso dell'anulare della mano destra. Decise
allora di dedicarsi alla composizione (nel 1831 appaiono le variazioni Abegg),
che furono presto seguite da altri pezzi per pianoforte solo. Nel 1847 assunse
la direzione della Liedertafel, la locale società filarmonica, nel 1848 fondò
una società corale mista e nel 1850 fu chiamato a Düsseldorf come direttore
generale della musica.
Durante il soggiorno si aggravarono i sintomi della sua
instabilità mentale già manifestati in precedenza, soffriva di amnesie.
Internato nel manicomio di Endenich presso Bonn, si trascinò ancora per due
anni, appena rischiarati da fuggevoli lampi di lucidità, sempre assistito dalla
moglie e dall'amico Brahms fino alla morte. I disturbi nervosi che
accompagnarono Schumann per lunghi anni della sua vita e della sua attività
compositiva vengono oggi attribuiti ad un'infezione di sifilide contratta molti
anni prima della morte. Schumann è uno dei compositori romantici per eccellenza,
le sue opere sono un esempio raro di passionalità focosa e di sentimenti
intimi, delicati, sensuali, dolcissimi , pieni di grazia lacrimevole, malinconici
come l'autunno.
Spirito libero, aperto alle novità, a tratti ribelle, egli
sapeva essere meditativo e costruttivo, da un punto di vista squisitamente
estetico, egli rappresentava l'icona ideale del compositore romantico. La
musica rispecchia e accompagna le nostre emozioni e i nostri stati d'animo. È
meraviglioso come la musica possa salvarci dall'aridità, dalle convenzioni
della quotidianità, farci guardare con stupore incantato tutto ciò che ci
circonda. La musica è pura energia che entra prepotentemente in contatto con la
nostra anima, armonizza le dissonanze che la vita ci fa patire e riempie la
solitudine. La musica è la memoria del mare.
Antonella
Gallicchio
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